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Def, alla volata finale le audizioni nelle commissioni

15 maggio 2018 - 11:39

Giornata conclusiva per le audizioni sul Def da parte delle commissioni speciali di Camera e Senato.

Scritto da Anna Maria Rengo
Def, alla volata finale le audizioni nelle commissioni

Si concludono oggi, 15 maggio, le audizioni sul Documento di economia e finanza 2018 da parte delle commissioni speciali congiunte di Camera e Senato. Nella mattinata di oggi, audizione dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nonché dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che si sono soffermati sulla flat tax, sull'esigenza di evitare l'aumento dell'Iva, sulla tutela dei lavoratori. Naturalmente, nel Def, redatto "a legislazione vigente" e approvato dal consiglio dei ministri, si parla anche di gioco.

Secondo quanto si legge nel documento, per il quadriennio 2017 – 2020, i più significativi aggiornamenti, dal punto di vista finanziario, riguardano tra l'altro maggiori entrate per circa 48,2 miliardi, riconducibili, oltre al differimento dell’entrata in vigore del regime Iri, alle disposizione in materia di giochi ed agli effetti delle disposizioni sulla tassazione uniforme.
Le coperture finanziarie (maggiori entrate e minori spese) ammontano a 5,2 miliardi nel 2017, 10,2 miliardi nel 2018, 10,1 miliardi nel 2019 e 7,4 miliardi nel 2020. Vi rientrano le disposizioni che disciplinano l’incremento dell’aliquota del prelievo erariale unico applicato sulla raccolta derivante dal gioco attraverso apparecchi automatici tipo slot machine, il contestuale aumento del prelievo sulle vincite superiori a 500 euro conseguite nel gioco del lotto e nelle lotterie istantanee.

Quanto agli effetti della manovra di finanza pubblica 2018-2020 sull'indebitamento netto della Pa (valori al lordo degli oneri pregressi), dalle disposizioni in materia di giochi (gare e proroghe di scommesse, bingo e lotterie istantanee) sono attesi 0 euro nel 2017, 120 milioni di euro nel 2018 e 151 milioni, rispettivamente nel 2019 e 2020.
I Lea (i Livelli essenziali di assistenza, in cui compare anche la dipendenza da gioco) "non sono più adeguati a quelli di un Paese civile: dal 2018 al 2019 si passa dal 6,6 percento a 6,4 percento del Pil, cioè sotto la soglia del 6,5 percento definita dall''Ocse come livello minimo per garantire la tutela della salute". Lo ha detto Davide Caparini, della Conferenza delle Regioni, in audizione sul Def. 

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