È ormai definitiva la lista dei candidati alle elezioni politiche del 25 settembre, depositata in Corte d’Appello.
Molti di loro, che concorreranno alla formazione del primo Parlamento ridotto a 600 membri dalla riforma costituzionale, sono anche vecchie conoscenze del mondo del gioco e dell'ippica, per aver già fatto parte di Camera e Senato in questi ultimi anni, o dei consigli comunali e regionali.
Vi diciamo chi sono, attraverso uno speciale a puntate, che inizia dalla coalizione di centrodestra, e proseguirà nei prossimi giorni con tutte le altre compagini in lizza.
DOVE CORRONO I BIG - Ma prima, è necessario stilare un quadro generale dei vari schieramenti. Partiamo dai “big”.
Se Enrico Letta (Partito democratico) è capolista al proporzionale della Camera, Silvio Berlusconi (Forza Italia) mira a conquistare un seggio al Senato, presentandosi come capolista in Piemonte, Lazio, Campania e a Monza. L'ex premier Giuseppe Conte (Movimento cinque stelle) guida il listino nel collegio plurinominale Campania 1-01, Lombardia 1 – 02, Puglia – 01, Calabria – 01, Sicilia 1 – 01. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, è capolista nel plurinominale al Senato in Lombardia - nella circoscrizione Lombardia 2 – mentre la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni corre per la Camera nei collegi di Abruzzo, Lazio, Lombardia, Puglia e Sicilia (Roma Lazio 1, L'Aquila – Teramo, Bari, Milano). A Roma la sfida di vertice per un posto al Senato è tra Emma Bonino con +Europa e Carlo Calenda per Azione, mentre a Milano Matteo Renzi (Italia viva) sfida Silvio Berlusconi. Luigi Di Maio, dopo aver lasciato il Movimento cinque stelle e fondato Impegno civico, sotto l'ala del Pd, sarà in lizza per un seggio alla Camera, all’uninominale di Napoli-Fuorigrotta.
I CANDIDATI DI FRATELLI D'ITALIA – La capolista di FdI nel collegio di Roma Lazio 1 per la Camera,
Giorgia Meloni, ha espresso più volte le proprie
posizioni in tema di gioco, presentando qualche anno fa la proposta di legge "Norme per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico, nonché in materia di pubblicità del gioco d’azzardo, di tutela dei minori e di disciplina dell’apertura di sale da gioco", comprensiva di un divieto di introdurre nuove tipologie di giochi e di scommesse con vincita in denaro per 5 anni, poi ritirata, e firmando vari atti per l'incremento del Preu sugli apparecchi da gioco.
Fra i suoi colleghi di partito ben noti ai nostri lettori c'è
Andrea de Bertoldi, in corsa per la Camera nel collegio di Trento che oltre ad essersi schierato
per il riordino, poi sfumato, e ad aver più volte chiesto interventi di
sostegno per il comparto oltre alla risoluzione delle problematiche connesse ai suoi rapporti con le
banche, si è espresso in tempi recenti anche in merito alla normativa vigente
in Emilia Romagna e alla mancata modifica della
legge provinciale di Trento in difesa degli operatori del comparto. Senza dimenticare che nel 2021 è stato
fra i firmatari del disegno di legge “Disposizioni in materia di rafforzamento delle misure di prevenzione del gioco minorile e della criminalità nelle sale autorizzate ai sensi dell'articolo 88 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773”, con il fine di consentire l’accesso alle aree ove sono installate slot e Vlt “esclusivamente previa verifica della maggiore età e della non presenza nelle liste di un registro di autoesclusione di coloro che intendano essere inibiti dall’attività di gioco”.
Per il Senato in lista c'è
Elena Leonardi, candidata per il Collegio di Ascoli Piceno, comprendente anche le province di Macerata e Fermo, e autrice di vari
atti in tema di gioco, con la richiesta di maggiori fondi per combattere la dipendenza, il sostegno all'approvazione del
Piano regionale sul Gap, e prima firmataria di una delle proposte di legge poi confluite nel
testo unico approvato nel 2017.
Proprio lei commenta le candidature al Parlamento per Fratelli d'Italia. "Una squadra che dimostra come le Marche siano un effettivo modello per tutta l'Italia, con amministratori locali che hanno svolto incarichi determinanti con serietà e passione uniti a personalità politiche e pubbliche fedeli agli ideali e al programma di Fratelli d'Italia. Siamo pronti a risollevare l'Italia partendo dalla Regione Marche".
Fra i compagni d'avventura, nel collegio proporzionali alla Camera di Bologna-Modena poi c'è
Ylenja Lucaselli, che in un'
intervista a GiocoNews ha sottolineato l'importanza di una regolamentazione snella, chiara e unitaria in materia di gioco.
Nella lista per il proporzionale del Senato, FdI quindi presenta il senatore uscente
Patrizio La Pietra, firmatario insieme con il collega Luca De Carlo, di un
disegno di legge per istituire l'Agenzia autonoma per la promozione, lo sviluppo e la tutela dell'ippica nazionale, “per organizzare una riforma strutturale di tutto il settore”.
I CANDIDATI DELLA LEGA - Tra le “vecchie conoscenze” dei nostri lettori figurano molti aspiranti parlamentari della Lega. Fra loro c'è il ministro uscente dello Sviluppo economico
Giancarlo Giorgetti, candidato nel collegio uninominale della Lombardia, che nel corso del suo mandato ha parlato
anche di esports e in virtù del suo ruolo ha firmato dei provvedimenti che hanno garantito sostegni economici alle attività chiuse per contenere la pandemia di Covid-19, come il
fondo da 140 milioni. Nelle file dello stesso partito poi c'è
Edoardo Rixi, in corsa nel collegio di Imperia-Savona alla Camera, già assessore allo Sviluppo economico della Liguria e fra i principali
fautori dello stop all’entrata in vigore della legge regionale in materia del 2012 deciso nel 2018 insieme con la Giunta Toti, propedeutico al varo di una nuova normativa in materia ai tempi promessa di lì a poche settimane, di fatto non ancora arrivata, a quattro anni di distanza.
In Veneto invece si candida
Massimo Bitonci, che ha ricoperto il ruolo di sottosegretario all'Economia e alle finanze nel primo Governo Conte (pur non ricevendo la delega ai giochi, all'epoca assegnata al pentastellato Alessio Villarosa), e nel 2019 annunciò la “predisposizione di un disegno di legge delega per il riordino complessivo del settore dei giochi per definire un quadro di regole chiare e precise per il gioco ed a rafforzare la tutela della salute del giocatore”, e prima ancora, nel 2018, fu il primo firmatario della
proposta di legge "Disposizioni per il contrasto della ludopatia e la razionalizzazione dei punti di vendita di gioco pubblico".
Corre per la Camera al collegio uninominale di Imola
Benedetta Fiorini, che ha sottolineato il ruolo del gioco come
presidio di legalità e il suo contributo alla spesa pubblica ed è scesa più volte in campo
a sostegno degli operatori del settore.
Nel Lazio,
come preannunciato, in lista per la Camera c'è l'attuale sottosegretario all'Economia con delega al gioco,
Federico Freni, promotore del disegno di legge per il riordino che nonostante lunghi mesi di attesa alla fine non è stato esaminato dal Consiglio dei ministri e quindi non ha potuto neppure cominciare il suo iter in Parlamento. Freni assicura proprio a GiocoNews.it che continuerà il suo “impegno per il mondo del gioco, per il gioco legale. Perché finalmente anche in Italia si consideri il gioco un comparto industriale”. Nella stessa regione si candida anche
Claudio Durigon (a Viterbo),
sottosegretario al Mef con delega ai giochi prima di Freni.
Per il Senato, nel collegio di Pavia, invece si propone Gian Marco Centinaio, già ministro delle Politiche agricole nel Governo Conte I, un anno e poco più in cui ha pubblicato il Libro verde sull'ippica, istituito una task force ministeriale per il suo rilancio, partendo dall'ammodernamento e dalla promozione delle strutture, ed ha annullato il decreto Castiglione sulla classificazione degli ippodromi.
I CANDIDATI DI FORZA ITALIA – Sempre nella “casa” del centrodestra, per Forza Italia troviamo il vice ministro del ministero dello Sviluppo economico
Gilberto Pichetto Fratin (che si sposta invece alla Camera e corre in Piemonte, nel collegio 2), intervenuto nei mesi scorsi
in commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico, facendo il punto sulla perdita dei posti di lavoro nel settore e l'avanzare dell'illegalità a causa delle lunghe chiusure imposte dalla pandemia.
Accanto a lui ci sono l'ex presidente del parlamento Europeo
Antonio Tajani - candidato nel collegio uninominale di Velletri - che a maggio 2021 lanciò
un appello ai ministri del Governo Draghi per la riapertura anticipata delle sale da gioco rispetto alla data del 1° luglio, e
Marco Perosino, che in Senato, in primavera, ha chiesto di
allineare la scadenza delle concessioni per le scommesse a quelle degli apparecchi, di
salvaguardare il gioco legale e di trovare soluzioni per i conti correnti, dando risposta anche alle istanze degli operatori del comparto.
Mauro D’Attis invece è candidato in Puglia, a Brindisi, sia per l’uninominale sia in cima alla lista per il plurinominale. Molte le sue prese di posizione sul gioco: dall'
emendamento al Dl Semplificazione con cui ha chiesto l'esclusione dei giochi e degli apparecchi con una funzione meramente ludica o ricreativa dalle verifiche tecniche alla richiesta di risolvere una volta per tutte
le discriminazioni bancarie a cui sono sottoposti gli operatori del settore.
Attingendo ai “politici locali”, ecco il nome di
Andrea Tronzano – candidato al Senato nel collegio Piemonte 1 -, assessore al Bilancio del Piemonte che più volte si è occupato di gioco, sia per l'approvazione
della legge regionale attuale che per il ritocco alla normativa contenuto in un
nuovo disegno di legge della Giunta atteso al vaglio del Consiglio.
In corsa infine ci sono anche l'ex sindaco di Verona
Flavio Tosi, artefice dell'introduzione di un distanziometro di 500 metri e di un'ordinanza oraria sul gioco finita
al centro di alcune sentenze avverse del tribunale civile sull'applicazione delle sanzione, e
Giovanni Arruzzolo, che correrà nel maggioritario di Piana-Vibo, in Calabria, consigliere regionale a cui si deve la proposta di legge "Modifica all'articolo 16 della legge regionale 26 aprile 2018, n. 9 (Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della 'ndrangheta e per la promozione della legalità, dell'economia responsabile e della trasparenza)”, secondo cui gli operatori dovranno adeguarsi al distanziometro
entro il 31 dicembre del 2022.