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Elezioni in Lazio e Lombardia, i sondaggi premiano il centrodestra (e il gioco aspetta)

27 gennaio 2023 - 12:17

Dai sondaggi condotti da Nando Pagnoncelli (Ipsos) le elezioni regionali dovrebbero sancire la vittoria di Rocca nel Lazio e la conferma di Fontana in Lombardia. Ecco le possibili 'ripercussioni' per il mondo del gioco.

Scritto da Fm
© Element5 digital / Unsplash

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Mancano poco più di due settimane alle elezioni regionali in programma in Lazio e Lombardia il 12 e il 13 febbraio e si delineano più nettamente le intenzioni di voto.

A riassumerle è Nando Pagnoncelli di Ipsos in un sondaggio uscito ieri, 26 gennaio, sul Corriere della sera, che preannuncia degli esiti fotocopia rispetto alle Politiche dello scorso 25 settembre, che hanno visto l'affermazione del centrodestra e di conseguenza la formazione del Governo guidato da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia.

Per il Lazio infatti a dominare nelle preferenze è l'ex presidente della Croce rossa, Francesco Rocca, con una percentuale di voti pari al 41,2 percento. Distaccato di sette punti l’assessore alla Sanità uscente, Alessio D’Amato, sostenuto da Partito democratico e Azione-Italia viva, che si attesta al 34,1 percento. Donatella Bianchi, già presidente del Wwf Italia e conduttrice in Rai, schierata dal Movimento cinque stelle invece secondo le proiezioni dell'Ipsos arriva al 19,6 percento.

Guardando alle stime sui partiti, nel centrodestra la fetta più grande va a Fratelli d’Italia (29,5 percento), mentre la Lega è al 5,3 percento e Forza Italia al 5,2 percento.

Sull'altro versante il Partito democratico è al 21,2 percento dei voti, il Movimento cinque stelle al 15,7 percento e Azione-Italia viva al 6,5 percento.

 

Dati interessanti anche per gli operatori del gioco della regione, che a urne chiuse – e a Esecutivo formato - dovranno necessariamente riprendere l'interlocuzione con la politica in merito all'attuazione della nuova normativa di settore in vigore dal 13 gennaio, e in primis all'applicazione della circolare esplicativa che ha introdotto una serie di prescrizioni volte “a interrompere l’eventuale l’immersione compulsiva nel gioco” attraverso orologi, sistemi di diffusione sonora e cartelli informativi da installare nelle sale.

Se il nuovo governatore della Regione Lazio sarà Rocca, è bene ricordare che durante i suoi quasi 10 anni di servizio nella Croce rossa, si è espresso anche in tema di gioco, chiedendo ad esempio di arginare quello patologico creando e finanziando "una rete di centri di ascolto. Non tanto o solo per chi ha dipendenza ma per i familiari del giocatore patologico", ma pure sostenendo chi propone iniziative nella società, la premialità dei locali che non installano apparecchi, e soprattutto "una legge nazionale, con regole ferree".

Spostandoci più a nord lo scenario non cambia di molto. I sondaggi svolti sempre dall'Ipsos per le elezioni in Lombardia infatti le intenzioni di voto si concentrano sul presidente uscente, Attilio Fontana (centrodestra), che arriva al 45 percento, mentre il rivale più diretto appare Pierfrancesco Majorino (intervistato da GiocoNews dopo la sua candidatura), supportato da Movimento cinque stelle e Partito democratico, al 33,8 percento.

Più distaccata Letizia Moratti che si attesta al 19 percento ed è espressione dell'asse Azione-Italia viva.

Il centrodestra nel suo complesso si avvicina al 50 percento, con Fratelli d’Italia a fare da traino (con il 24,9 percento), seguita da Lega (13,4 percento) e Forza Italia (6,5 percento).

Il blocco pro-Majorino arriva nel complesso al 32,5 percento: il Partito democratico e al 18,4 percento, il Movimento cinque stelle all’8,1 percento.

La lista civica Moratti presidente è all'8,6 percento e Azione-Italia viva al 7,5 percento, arrivando nel 16,1 percento.

 

Quindi, cosa possono aspettarsi gli operatori del gioco in caso di conferma di Fontana? Ricordiamo che il governatore uscente è stato forse fra i primi politici italiani apertamente "No slot", visto che già nel 2011, ai tempi in cui era sindaco di Varese, varò un'ordinanza per limitare l'apertura delle location di gioco tra le 9 e le 22, a meno di 200 metri dai luoghi sensibili e per vietare l'esposizione di insegne e cartelli "promotori" del gioco, poi bocciata dal Tar della Lombardia perché oltrepassava le sue competenze da primo cittadino, che non potevano "essere utilizzate per fronteggiare esigenze di sicurezza pubblica”.

Il suo impegno a riguardo è proseguito poi anche come presidente di Anci Lombardia, in difesa delle politiche regionali in materia, e in Regione, spingendo per l'approvazione della legge tutt'ora vigente, ma pure per quella una "legge quadro" nazionale.

Chissà se la sua prossima Giunta, in caso di elezione ovviamente, si occuperà anche della modifica della normativa, passata in cavalleria nel quinquennio in via di conclusione, visto che la proposta in tal senso presentata dal consigliere regionale Luigi Piccirillo (Movimento cinque stelle) nel 2019, dopo essere stata definita “prioritaria” dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari non è stata più trattata nelle commissioni competenti.

Chissà che non si possa ripartire dalle modifiche alla legge Antimafia approvate dal consiglio regionale lombardo lo scorso dicembre, che ora prevede una serie di interventi per il contrasto e la prevenzione di fenomeni di criminalità organizzata e comune, l'incentivazione di percorsi legalità, con un comma specifico sulle iniziative per il contrasto a tali infiltrazioni nel gioco.

Comunque vada, al mondo del gioco, come sempre non resterà che cercare la via del confronto e del dialogo, per garantire la tutela della salute dei giocatori – primaria – ma anche quella delle imprese legali del settore.

 

 

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