Videogiochi e scommesse, Charanzová: 'Regolamentare le loot box'
La parlamentare Charanzová chiede alla Commissione europea la regolamentazione delle loot box, che rappresentano un pericolo per i minori.
Scritto da Redazione
Videogiochi e scommesse non vanno d'accordo. Almeno per Dita Charanzová, parlamentare europea del gruppo di Renew Europe.
"Oggi molti bambini - sostiene Charanzová - giocano ai videogiochi basati sulla modalità multiplayer.
In questi giochi, i giocatori possono acquistare direttamente le migliori attrezzature invece di passare il tempo a giocare e accumularle lentamente.
Il problema è che alcune aziende usano un sistema 'pay-to-win' chiamato 'loot box'.
I giocatori possono essere dati durante il gioco o acquistarli. Il bottino si basa sulla selezione casuale, che lo rende simile al gioco d'azzardo.
Il bottino esiste in giochi come Call of Duty o serie Fifa, ma il problema è che alcuni giochi non sono classificati Pegi 18, che corrisponde all'età legale per il gioco d'azzardo nella maggior parte degli Stati membri.
Ad esempio, la Fifa è classificata come Pegi 3. I bottini possono essere pericolosi, specialmente per i bambini, che tendono a diventare facilmente dipendenti dai giochi per computer.
Chiedo se la Commissione ritiene che i bottini" siano una forma di gioco d'azzardo e quale sarebbe il consiglio della Commissione agli Stati membri su come regolamentare le 'loot box' nei loro Paesi.
Insomma - conclude la parlamentare Charanzová - la Commissione come intende collaborare con gli Stati membri per garantire un approccio armonizzato a livello Ue a questa pratica?".