Riforma fiscale, Leo (Mef): 'Pronti ad attuare il riordino del gioco online'
Il vice-ministro dell'Economia e delle finanze, Maurizio Leo, spinge sull'attuazione della riforma fiscale e sull'approvazione dei relativi decreti attuativi, compreso quello per il riordino del gioco online.
Scritto da Redazione
Nella foto: il vice-ministro del Mef Maurizio Leo © Pagina Facebook ufficiale
“Il Presidente Meloni (nella conferenza stampa di 'fine anno' tenuta il 4 gennaio, Ndr) ha fatto molto bene a soffermarsi sull’importanza della riforma fiscale. È un tema che rappresenta una priorità per il Governo, perché parte fondamentale del programma con il quale ci siamo presentati agli italiani. Ora, dopo i sei decreti legislativi approvati in maniera definitiva e già entrati in vigore, puntiamo a portare a casa anche quelli riguardanti il Concordato preventivo biennale e la disciplina dei giochi a distanza. E non ci fermiamo qui: presenteremo anche i decreti su sanzioni e riscossione, altri due temi sui quali urge un intervento normativo”.
Non lascia spazio ai dubbi il vice-ministro dell'Economia e delle finanze, Maurizio Leo, sui tempi e le modalità di attuazione della legge delega per la riforma fiscale, approvata definitivamente in Parlamento lo scorso agosto e successivamente passata al vaglio del Consiglio dei ministri con l'esame dei decreti attuativi delle varie materie che la compongono.
Il focus nella risposta fornita da Leo in un'intervista pubblicata sul quotidiano Il Messaggero è sul decreto relativo al riordino del gioco online approvato in prima lettura dal Cdm poco prima di Natale. Un sì preliminare, e non definitivo, lo ricordiamo, in quanto andranno poi acquisiti i necessari pareri parlamentari da parte delle commissioni prima dell'adozione finale.
Un decreto che sicuramente fa discutere gli operatori del settore per i suoi contenuti – in primis e in particolare per il costo base di ogni licenza, pari a 7 milioni – e che ha incassato il parere favorevole dell'Agic - Associazione gioco e intrattenimento in concessione (aderente a Confindustria) e la ferma opposizione di associazioni come Acadi, Acmi, Astro, Egp - Fipe, Logico e Sapar che invece chiedono un riordino parallelo e unitario dei comparti online e terrestre per non “introdurre ulteriori asimmetrie nella canalizzazione della domanda” e danneggiare le piccole e medie imprese.
Ma il dibattito sul tema si è acceso anche in Parlamento vedendo da un canto, ad esempio, la senatrice Daniela Sbrollini (Italia viva) che plaude all'approvazione preliminare in Consiglio dei ministri del decreto legislativo, e dall'altro la deputata Naike Gruppioni, iscritta allo stesso partito, che ha presentato un'interrogazione al ministro dell’Economia e delle finanze sul riordino del gioco, chiedendo di sapere “quali siano le motivazioni per le quali si è deciso di non portare all’attenzione della Conferenza Stato Regioni ed Enti locali la riforma dei giochi nel suo complesso, e di approvare un decreto delegato relativo solo ai giochi online, anche attesa la significativa componente di offerta illegale transnazionale in questo canale distributivo e il maggiore rischio di attrattività di fasce di giocatori di giovane età”.