Chiusura sale bingo: per lo Stato 1,4 milioni in meno al mese
Nel Rapporto sulla contabilità e finanza pubblica allegato al Def, si parla anche di canoni del bingo, versamenti delle sale gioco e quota sulle scommesse.
Scritto da Redazione
La sospensione del canone dal mese di marzo per le attività delle sale bingo ha determinato un mancato introito per lo Stato pari a 1,477 milioni di euro al mese.
Il dato emerge dalla lettura del paragrafo dedicato alla "Proroga dei termini per il versamento del prelievo erariale unico sugli apparecchi e del canone di concessione in scadenza entro il 30 aprile 2020" presente nel "Rapporto sullo stato di attuazione della riforma della contabilità e finanza pubblica" allegato al Documento di economia e finanza presentato alla Camera dal premier Giuseppe Conte.
Di gioco si parla anche nel paragrafo relativo alle misure introdotte dal Governo per sostenere la liquidità di imprese e famiglie (con risorse dedicate per circa 5,1 miliardi euro nel 2020).
Fra loro infatti figura anche la sospensione, fino allo scorso 31 maggio, dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile per i settori turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cultura (cinema, teatri), sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse.
Citazione d'obbligo anche per il
“Fondo salva sport”, volto a sostenere la ripresa del settore sportivo, alimentato da una quota dello 0,5 percento della raccolta delle scommesse sportive fino al 31 luglio 2022 contenuto nel Dl Rilancio. Il Ddl n. 1874, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 maggio 2020, è stato
assegnato alla commissione Bilancio del Senato.