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Friuli, Comitato ristretto al lavoro su modifica legge Gap

22 novembre 2016 - 15:11

La commissione Servizi sociali del Consiglio del Friuli istituisce comitato ristretto per scrivere testo unificato che modifichi legge Gap del 2014.

Scritto da Fm
Friuli, Comitato ristretto al lavoro su modifica legge Gap

Gioco ancora d'attualità nelle aule politiche del Friuli Venezia-Giulia. Dopo l'approvazione di due mozioni per il divieto di pubblicità al gioco e la difesa della legge sul Gap nella seduta del 21 novembre in Consiglio regionale il giorno successivo ad occuparsi del tema è stata la commissione Servizi sociali, che "ha istituito un gruppo di lavoro per la redazione di un testo unificato che modifichi la normativa regionale vigente a partire da gennaio 2017", come anticipa a Gioconews.it il consigliere Mara Piccini (Lega Nord Padania). 

I due progetti di legge sono il n. 93 'Modifiche alla legge regionale 14 febbraio 2014, n. 1 ('Disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate') e il n. 129-03 'Disposizioni transitorie in materia di contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo' (risultante dallo stralcio dell’emendamento 57 quinquies.1 al disegno di legge n. 129).

Il comitato ristretto che lavorerà alla stesura del testo unificato, che poi dovrà tornare all'esame della commissione, è composto dai consiglieri Renata Bagatin, Silvana Cremaschi (Pd), Roberto Novelli (Popolo della libertà), Mara Piccin (Lega Nord Padania), Stefano Pustetto (La sinistra arcobaleno), Andrea Ussai (Movimento cinque stelle).

 

IL PDL 93 - Proposto dal consigliere Mara Piccin, il progetto ricorda che il "Consiglio aveva legiferato in materia con legge regionale 14 febbraio 2014, n. 1 (Disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate). Le disposizioni attualmente vigenti si rapportano al problema con un approccio soft, solo lievemente incisivo rispetto alla problematica in quanto oltre all’istituzione del marchio regionale 'Slot-Free-FVG' e alla previsione di una distanza minima di insediamento di attività che prevedano locali da destinare a sala da gioco o all’installazione di apparecchi per il gioco lecito da luoghi definibili sensibili, nessun intervento persuasivo nei confronti degli esercenti, a togliere gli apparecchi dai propri locali, è contemplato nella normativa. La seguente proposta di legge vuole imporre un approccio hard alla problematica e mira ad introdurre misure più incisive ed efficaci finalizzate alla miglior prevenzione e ad un più idoneo contrasto delle forme di dipendenza dal gioco d’azzardo. L’intervento normativo proposto introduce un sistema premiale con la previsione di incentivi e disincentivi economici, sotto forma di maggiorazioni e riduzioni dell’Irap, per gli esercizi pubblici e commerciali e i circoli privati in cui vi sia offerta di apparecchi per il gioco lecito, così come definiti dall’articolo 2 della legge attualmente in vigore.
Le modifiche proposte vanno anche a modificare l’applicabilità della legge. Si prevede infatti che i divieti di cui al comma 1 dell’articolo 6 della legge del 2014, non si applichino alle sale da gioco e agli spazi per il gioco in esercizio all’entrata in vigore della legge fino alla scadenza del relativo titolo abilitativo".


IL PDL 129-03 - Tale progetto, deliberato dal Consiglio regionale nella seduta antimeridiana n. 211 del 16 marzo 2016 richiamandosi alla legge sul Gap della provincia autonoma di Bolzano del 2012, chiede che "gli apparecchi da gioco di cui all’articolo 6, comma 1, della legge regionale 14 febbraio 2014, n. 1 (Disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate), già installati negli esercizi pubblici all’entrata in vigore della medesima legge siano rimossi entro due anni dall’entrata in vigore della presente legge".

 

DISTANZIOMETRO RETROATTIVO - Pochi giorni fa il portavoce del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli, Cristian Sergo, ha chiesto di rendere retroattiva la legge regionale 1 del 14 febbraio 2014 che vieta l’installazione di nuove apparecchiature entro 500 metri dai luoghi sensibili.

 

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