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Legge europea, Ginetti: 'Impegno contro pubblicità del gioco'

08 ottobre 2020 - 07:57

Avviato dall'aula del Senato l'esame del disegno di legge di delegazione europea, Nadia Ginetti (Iv-Psi) sottolinea l'impegno contro la pubblicità del gioco.

Scritto da Anna Maria Rengo
Legge europea, Ginetti: 'Impegno contro pubblicità del gioco'

Discussione generale, ieri 7 ottobre in aula in Senato, del disegno di legge di delegazione europea 2019 e dei connessi Doc. LXXXVI n. 3 e Doc. LXXXVII n. 3, recanti rispettivamente le relazioni programmatica e consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea.

In attesa del seguito dell'esame, in programma mercoledì 14 ottobre, la senatrice di Iv-Psi, Nadia Ginetti, ha sottolineato l'importanza del testo, con riferimento a quanto previsto in materia di pubblicità del gioco: "Il testo al nostro esame è composto da una serie di articoli molto importanti, con i quali si dà attuazione a ben 33 direttive e 14 regolamenti europei. Di particolare interesse per il mio Gruppo è l'articolo 3, recante delega per l'attuazione della direttiva del 2018 sui servizi media e audiovisivi, mediante modifiche al testo unico in vigore, che è del 2005, per aprire la strada a un contesto normativo più equo per il settore audiovisivo, com'è stato detto, compresi i servizi on demand e la piattaforma di condivisione video, per una maggior tutela dei minori, nello specifico, per la lotta contro l'incitamento all'odio, per la promozione delle produzioni europee e a garanzia dell'indipendenza dell'Autorità di regolamentazione del settore.

Il nostro impegno, in particolare, si è concentrato nel chiedere che i fornitori dei servizi media, comprese le piattaforme social, forniscano informazioni in merito a ogni contenuto che possa nuocere allo sviluppo psicofisico dei minori, compreso il divieto di pubblicità del gioco d'azzardo, nonché misure nei confronti di chi utilizza profili fittizi, al fine di alterare lo scambio di opinioni, generare allarmi e trarre vantaggio dalla divulgazione di false notizie. Si tratta di una tutela che ci è parsa necessaria, non solo per i singoli, ma per la stessa costruzione del processo democratico e per la formazione dell'opinione pubblica".

 

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