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Ddl gioco Piemonte, il giorno decisivo

08 luglio 2021 - 08:12

La seduta di oggi, 8 luglio, potrebbe essere quella decisiva per il si alla nuova legge sul gioco del Piemonte, dopo l'approvazione degli emendamenti su retroattività, limiti orari e distanziometro.

Scritto da Fm
Ddl gioco Piemonte, il giorno decisivo

Quella di oggi, 8 luglio, potrebbe essere la giornata decisiva per l'approvazione della nuova legge sul gioco del Piemonte.

La seduta di ieri del consiglio regionale è proseguita fino a tarda ora, portando con sé l'approvazione di alcuni importanti emendamenti, come quelli sul doppio distanziometro, l'eliminazione dell’effetto retroattivo della normativa del 2016, i limiti orari di 8 ore per sale gioco e sale scommesse e di 10 ore per gli esercizi generalisti, su tutto il territorio, e il niet all'installazione di apparecchi nel caso in cui l’esercizio abbia una area inferiore ai 25 metri quadri.

Senza dimenticare quelli su piano sanitario, prevenzione del Gap e divieto di accesso dei minori agli apparecchi comma 7, quelli senza vincita in denaro, per intenderci.

Votando la maggior parte degli emendamenti conclusivi dei 20 articoli che compongono il disegno di legge della Giunta.

Punti importanti per le attività di gioco, che oggi, in concomitanza con la seduta del Consiglio, vedono tornare sotto le finestre di Palazzo Lascaris tanti lavoratori del settore, che non hanno alcuna intenzione di abbassare la guardia e continuano nel loro presidio fino all'approvazione del Ddl, che potrebbe diventare realtà anche oggi.

La seduta odierna quindi si apre con la presentazione dell'articolo 6 ter, illustrato dall'assessore alla Legalità Ricca (Lega), incentrato sulla consapevolezza delle dipendenze correlate al gioco e all'abuso di dispositivi, e subito approvato.

 

Passando all'articolo 14 quinques-sextes-septes-optes, sugli incentivi per le attività di gioco che disinstallano gli apparecchi, si registra un altro si.

Cosi come per l'articolo 14 undecis sul sostegno al sostegno, con contributi economici, alle attività che favoriscono il reinserimento di giocatori patologico e supporto alle loro famiglie.

L'emendamento conclusivo sull'articolo 19 legato alla disponibilità finanziaria ha portato con sé la sospensione della seduta per la convocazione della prima commissione.

Alla ripresa dei lavori l'emendamento è stato approvato.

Il prosieguo del dibattito ha visto l'intervento di Rossi (Pd) che ha sottolineato "la vittoria di Pirro della maggioranza" - affermando: "vi si ritorcerà contro" - e il successo delle minoranze che hanno scongiurato l'eliminazione della retroattività delle norme per i bar: "La restaurazione che sognavate non vi è riuscita. Mi auguro che tutte le iniziative di, informazione e sensibilizzazione sul Gap che avete promesso saranno realizzate da domani, saremo qui a controllare, verificare, proporre, rilanciare".

Dello stesso tenore, e dalle file dello stesso partito, il consigliere Sarno ripercorre l'iter della proposta della maggioranza, prima con la Pdl del consigliere Leone (Lega) e poi con quella della Giunta. "Con questa legge che approverete avete dimostrato quale Piemonte avete in testa, che non tutela davvero i più deboli, il Piemonte che non volete ascoltare, i sindaci, i medici, gli psicologi, le fondazioni anti-usura. Da oggi ogni ludopatico in più sarà di vostra responsabilità".

Per Francesca Frediani (Gruppo Misto) quella che sta per essere votata "è una legge del degrado" che "sicuramente non passerà indenne i vari gradi di controllo". Poi l'affondo: "Non riempitevi la bocca con la tutela del lavoro, non siete in grado di difendere i lavoratori".

Fermo l'intervento del leghista Leone: "Io sono per la tutela dei lavoratori, ma di tutti i lavoratori, che chiedono di lavorare nella legalità. Dal 2016 ad oggi abbiamo visto gli effetti della normativa vigente, noi come politici, ma qualcuno sulla propria legge come lavoratore e imprenditore. Questa legge, anche se in ritardo, risponde al bisogno di diritti e di dignità per chi paga le tasse e lavora in un mondo legale. Abbiamo deciso di investire maggiori risorse per la cura e la prevenzione del Gap, e penso che con questa legge, che mi auguro fra poco verrà approvata a larga maggioranza, porremmo fine a tanta sofferenza, forse con troppi mesi di ritardo. Penso che oggi, almeno in questo contesto, il Piemonte riparta, nella legalità e nella trasparenza".

 

Una legge che "non è migliorativa" per il consigliere Sacco (M5S): "La vera norma è nell'articolo 18, con la sanatoria che consentirà di far tornare le slot in funzione sotto le case dei piemontesi, creando un problema sociale e sanitario che non immaginate neanche. Non si venga a dire che la legge del 2016 ha creato illegalità".

 

L'articolo 20 quindi è stato approvato.

 

A difendere la bontà della legge del 2016 interviene Bertola (M4o): "Non avete ascoltato nessuno, neppure la Guardia di finanza: non c'è nessuna correlazione fra l'aumento degli interventi per il contrasto al gioco illegale e la normativa vigente". Per poi attaccare il governatore Cirio - "finalmente oggi ha avuto il coraggio di venire in Aula" - e gli assessori "a cominciare da quello del Lavoro, che non hanno mai detto una parola sul tema". Puntando il dito sulla "possibilità data dall'articolo 18 di reinstallare le slot anche se è cambiata la titolarità degli apparecchi".

Martinetti (M5S) esprime soddisfazione per la fine dell'iter del Ddl sul gioco "perché finalmente da oggi il Consiglio si potrà finalmente dedicare al benessere di tutti i cittadini".

 

"Abbiamo provato a fermare un'operazione di smantellamento spudorata", esordisce Grimaldi (Luv). "Siete stati indecenti, avete fatto un vero e proprio gioco d'azzardo sulla pelle dei più deboli, come vi ha detto Don Ciotti qui davanti". Anche Grimaldi quindi lamenta l'assenza di Cirio e l'ipocrisia della maggioranza: "Le slot e le scommesse a ogni angolo hanno portato solo miseria, l'ha detto anche l'assessorato alla Sanità. Auspichiamo che gli uffici legali del ministro, la Corte costituzionale e i tribunali spazzino via questa legge. Fra qualche mese ci rivedremo, ancora qui".

Gallo (Pd) evidenzia: "Oggi è un momento brutto per il Piemonte: quando questa legge sarà approvata la regione sarà peggiore. Abbiamo usato tutti gli strumenti a nostra disposizione ma voi avete cercato di metterci in silenzio; non lo saremo mai. Voi vincerete in quest'Aula e perdete fuori. Nel mondo che c'è fuori da quest'Aula voi siete minoranza".

In difesa del disegno di legge in discussione scende in campo Ruzzola di Forza Italia, ricordando gli articoli presenti nel testo su contingentamento degli apparecchi, la non reinstallazione nei bar, e chiedendo alla minoranza "perchè dal 2016 al 2019 non sia stato fatto nulla per attuare la normativa vigente" e perché "non ci si stato un intervento nazionale quando era al Governo".

 

Preioni della Lega nei suoi 5 minuti di intervento afferma: "Questa è una vittoria dei tanti lavoratori legali presenti nelle piazze, che in molti casi hanno perso il posto con la legge del 2016. I risultati di tali norme per l'Ires certificano un aumento di 100 unità dei giocatori patologici che si sono rivolti al Sert rispetto agli anni prima della loro approvazione. Ci sono milioni stanziati dal ministero che dal 2016 non sono stati spesi, noi lo faremo".

Il presidente del Consiglio Allasia quindi ha invitato il consigliere Sarno ad uscire dall'Aula dopo l'esposizione di alcuni cartelli.

 

A seguire l'intervento di Bongioanni (FdI): "Abbiamo sempre tutelato le piccole e medie imprese: la Pdl n° 99 di Leone era un po' troppo impattante, questo Ddl, nel testo finale fa si che anche un partito come il nostro, contrario a ogni liberalizzazione del gioco, si sia potuto  approcciare positivamente all'articolo 18, che elimina la retroattività della legge del 2016, salvaguardando attività ed investimenti. Oggi arriviamo alla fine di questo percorso legislativo e siamo favorevoli a questo risultato; per noi il Gap è una piaga sociale enorme che va combattura, e noi nel voto finale saremo in Aula ma ci asterremo".

 

LA REPLICA DELL'ASSESSORE RICCA - Nella sua replica, il promotore del Ddl Ricca ribadisce che "è una norma positiva che darà serenità a tutte le famiglie, a quelle dei malati e dei lavoratori. Il dibattito di questi mesi è stato tante volte pretestuoso. Non si può abdicare alla supervisione del fenomeno del gioco, le istituzioni hanno il dovere di regolamentare e non di boicottare. Salute pubblica e diritto al lavoro non possono e non devono essere in guerra fra di loro. La Regione Piemonte ha fatto tanto, molto di più di quello che era già stato fatto nel 2016, basti pensare allo stanziamento di 2,8 milioni per tutelare i giocatori patologici, la riduzione del numero degli apparecchi nelle attività, un monitoraggio più forte degli effetti della legge, lo stop ai finanziamenti ad eventi sportivi dall'industria del gioco. E ci occupiamo dei posti di lavoro, lavoro regolare, fatto di gente onesta, per bene, che ha subito una legge retroattiva che gli ha impedito di proseguire nel loro lavoro e nei loro investimenti".

 

Dopo la pausa, la seduta riprende con la trattazione degli ordini del giorno collegati al Ddl, praticamente tutti a firma di Grimaldi (Luv) in tema di comorbilità psichiatriche, fenomeni dipendenza nei giocatori di patologico ed impiego di antidepressivi, disturbi additivi da uso di cocaina, alcol, eroina, crack, anfetamine, ectasy, metadone, hashish, verifica del codice etico di autoregolamentazione degli operatori del gioco. Ad essi si aggiungono quelli di Rossi (Pd) su sostegni ai sindaci, formazione nelle scuole sui rischi derivanti dal Gap, ricerca di modelli di contrasto al Gap e confronto con la Conferenza Stato Regioni, tavolo di confronto per la verifica del dispositivo normativo. Tutti respinti.

 

Aperta la votazione sull'intero testo del Ddl, che è stato approvato.

 

 

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