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Puglia, M5S: 'Gioco patologico, consiglio regionale esamini Pdl'

11 dicembre 2017 - 17:18

Il Movimento 5 Stelle chiede al governo regionale pugliese di discutere al più presto la proposta di legge sul gioco.

Scritto da Redazione
Puglia, M5S: 'Gioco patologico, consiglio regionale esamini Pdl'

“Ogni famiglia pugliese spende in media 4000 euro l’anno per ‘giocare’ con cifre addirittura superiori in alcune province - spiegano gli otto consiglieri regionali M5S Puglia Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Cristian Casili, Mario Conca, Grazia Di Bari, Marco Galante, Antonella Laricchia e Antonio Trevisi - per questo chiediamo al governo di adottare provvedimenti immediati e di discutere al più presto in Consiglio la proposta di legge per il contrasto al gioco patologico, rinviata da mesi”.

I cinquestelle sottolineano come, a loro dire, spesso il gioco d’azzardo, solo formalmente legalizzato, in realtà sia il “modo ideale” per le organizzazioni mafiose per riciclare denaro. Una realtà già oggetto di numerosi servizi giornalistici. 

"A questo si deve aggiungere, secondo quanto dichiarato dal Procuratore Capo di Firenze Giuseppe Creazzo, che la nuova legge sulle intercettazioni andrebbe a indebolire incisivamente il potere di indagine da parte delle autorità su tale fenomeno, metodo che finora ha permesso di arginare le infiltrazioni mafiose all’interno dell’intero sistema. Il Movimento 5 Stelle – proseguono i pentastellati – da tempo sta cercando di arginare il fenomeno attraverso interventi ad ogni livello istituzionale, dalla Val d’Aosta alla Sicilia, ma spesso le nostre azioni vengono ignorate dai governi regionali come sta accadendo qui in Puglia, dove tra l’altro, abbiamo una legge regionale che purtroppo non viene assolutamente rispettata. Abbiamo presentato un emendamento al Bilancio e una mozione in Consiglio per istituire un Osservatorio regionale sul gioco d’azzardo patologico, entrambi approvati ma ad oggi rimasti privi di riscontro attuativo”.
Gli interventi proposti dai Consiglieri pentastellati pugliesi, inoltre, si sottolinea in una nota, sono stati ulteriormente validati dalla recente pronuncia della Corte Costituzionale che ha confermato la legittimità dei vincoli delle distanze minime imposte alle sale giochi dai luoghi cosiddetti “sensibili” (scuole, parchi, luoghi di ritrovo ecc.).

 

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