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Reggio Emilia, Pratissoli: 'Apertura sale gioco subordinata ad approvazione Consiglio comunale'

05 maggio 2015 - 07:36

Adottata la Variante al Piano strutturale coomunale del Comune di Reggio Emilia: si parla anche delle attività ludico-ricreative.

Scritto da Redazione GiocoNews
Reggio Emilia, Pratissoli: 'Apertura sale gioco subordinata ad approvazione Consiglio comunale'

"Il Comune di Reggio Emilia adotta la variante al Piano strutturale comunale (Psc) per demandare alla programmazione del Piano operativo (Poc), ovvero all’approvazione del Consiglio comunale, l’insediamento di nuove attività ludico-ricreative 'con problematiche d’impatto' come le sale gioco e scommesse". Così l'assessore alla Rigenerazione urbana e del territorio, Alex Pratissoli, commenta la delibera che introduce nuove norme per la limitazione dei punti gioco in città, approvata ieri in Consiglio.

"La posizione dell’Amministrazione comunale di Reggio Emilia, nei confronti del loro proliferare sul territorio - prosegue Pratissoli - è sempre stata di avanguardia e la delibera segna un ulteriore passo in avanti in questa direzione, con l'introduzione di un nuovo percorso urbanistico che subordina al voto del Consiglio stesso la programmazione o la non programmazione di eventuali nuovi insediamenti”.


LE ATTIVITA' LIMITATE - Rientrano in tale definizione le sale scommesse, le sale gioco di qualsiasi tipo e attività di trasmissione o elaborazione dati finalizzate al gioco d'azzardo ed alle scommesse di qualunque tipo, che recapitino anche al di fuori dei confini nazionali. “In questo modo – spiega l'assessore - viene ulteriormente sviluppato quanto già fatto nel 2013 con la variante al Regolamento urbanistico edilizio (Rue), che prevedeva la possibilità di insediamento di tali strutture esclusivamente in ambito produttivo, quindi lontano da funzioni sensibili quali residenze, servizi scolastici e di quartiere".

 

CHIESTO IL SUPPORTO DELLA REGIONE - Le strategie attivate dall’Amministrazione comunale "sono state inoltre portate all’attenzione della Regione Emilia-Romagna, chiamata ad appoggiare le scelte degli enti locali introducendo più efficaci misure sanzionatorie all’interno della propria normativa, la legge regionale 23 del 2004, per rafforzare gli strumenti a disposizione dei Comuni nei casi di inadempimento da parte dei responsabili degli abusi, prevedendo il ripristino o l’eventuale demolizione delle opere realizzate in difformità alle norme urbanistiche ed edilizie”, ricorda ancora Pratissoli.
 
LE AZIONI DELLA PREFETTURA - In tal senso, la Regione ha programmato una modifica dei propri strumenti normativi a favore di una maggiore efficacia delle azioni di controllo dei Comuni. Infine, sullo stesso tema, d'intesa con la Prefettura di Reggio Emilia, è in fase di predisposizione un’integrazione al Protocollo di legalità del 2011, finalizzata, oltre che alla prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa organizzata nel settore dell’edilizia-urbanistica, anche all’applicazione dell’informativa antimafia per le nuove richieste inviate allo Sportello per le attività produttive (Suap), riguardanti le stesse attività di sale scommesse, sale gioco di qualsiasi tipo e attività di trasmissione o elaborazione dati finalizzate al gioco d'azzardo ed alle scommesse di qualunque tipo, che recapitino anche al di fuori dei confini nazionali.
 

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