skin

Toscana, Spinelli: 'Logo No slot solo se non si vendono lotterie e scommesse'

23 luglio 2019 - 10:16

Per il consigliere toscano Serena Spinelli logo No slot va ad esercizi che non raccolgono scommesse o vendono gratta e vinci. Marchetti chiede percorsi sul gaming disorder nei Serd.

Scritto da Fm
Toscana, Spinelli: 'Logo No slot solo se non si vendono lotterie e scommesse'

Per anni, nelle leggi regionali e nei regolamenti comunali per il contrasto al Gap si è parlato quasi esclusivamente di apparecchi, applicando distanziometro e limiti orari solo a loro.
Una "scelta" sottolineata dai loghi "No slot" adottati da tante regioni a beneficio degli esercenti virtuosi che scelgono di rinunciarvi, in cambio di sgravi sull'Irap o su altre tasse locali.

Ora dalla Toscana arriva la proposta di legge del consigliere Serena Spinelli (Articolo Uno - Mdp), presidente dell'Osservatorio regionale sulla dipendenza da gioco d'azzardo, che chiede una sostanziale modifica alla legge regionale del 2013, estendendo il raggio d'azione di tale iniziativa anche alle altre forme di gioco.


Secondo Spinelli, infatti, se la normativa configura " il logo identificativo 'No Slot' come un importante strumento promozionale nell'ambito della campagne di informazione e sensibilizzazione sui danni derivanti dalla dipendenza da gioco", tuttavia la disciplina del suddetto logo "non appare del tutto adeguata alla complessità dei fenomeno della dipendenza da gioco, essendo correlata solo alla mancata installazione di apparecchi per il gioco lecito".
 
Per questo, il consigliere chiede di "prevedere che il logo identificativo 'No Slot' (approvato dalla Giunta nel settembre 2018, Ndr) possa essere rilasciato agli esercizi pubblici e commerciali e ai circoli privati che ne facciano richiesta a condizione che gli stessi non solo non abbiano al proprio interno apparecchi per il gioco lecito, ma neppure raccolgano scommesse o effettuino la vendita dei biglietti delle lotterie istantanee".
 

Il tema della "equiparazione" di scommesse e lotterie alle slot, in termini di pericolosità e possibilità di scatenare forme di dipendenza è dibattuto da tempo. In alcuni casi, sono stati fatti tentativi di introdurre nelle normative dei limiti anche per loro.
Recentemente in Valle d'Aosta, dove la proposta di legge che ha chiarito l'ambito di applicazione dei divieti previsti per gli esercizi pubblici e commerciali, quali bar e tabacchini, con l'esclusione di lotterie, giochi numerici a quota fissa e a totalizzatore e i giochi del Totocalcio, del 9 e del Totogol.
Nel 2017, a Bergamo, l'equiparazione di 10elotto e Gratta  e vinci agli altri tipi di gioco è stata al centro di una battaglia al Tar fra Comune e Federazione italiana tabaccai, vinta dai secondi, dopo il loro inserimento fra i destinatari dei limiti orari previsti dall'ordinanza firmata dal sindaco Giorgio Gori nel 2016.
Secondo i giudici amministrativi "Il 10eLotto e Gratta&Vinci non sarebbero accumunabili alle slot machine e alle Videolottery che appaiono più insidiosi, ad esempio delle scommesse ippiche e sportive, perché implicano un contatto diretto ed esclusivo tra l’utente e la macchina senza alcuna intermediazione umana volta a disincentivare, per un normale meccanismo patologico legato al senso del pudore, l’ossessione del gioco, specie nella fase iniziale del processo di dipendenza patologica".
 

MARCHETTI (FI): "NEI SERD PERCORSI SU GAMING DISORDER" - Poche ore fa invece il capogruppo di Forza Italia Maurizio Marchetti ha presentato una mozione al Consiglio toscano che chiede di "avviare sin da subito, all’interno dei Servizi per le dipendenze che già si occupano di ludopatie, la pianificazione e l’attivazione di percorsi dedicati ai cittadini affetti dagaming desorder, rivolgendo nella definizione dei team specialistici di assistenza e cura particolare attenzione all’utenza minorenne".
Il consigliere ricorda che "l’Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto il gaming desorder, ovvero la dipendenza dai videogiochi come autentica patologia. La decisione Oms diverrà vigente nel gennaio 2022, ma intanto i nostri ragazzi sempre più di frequente si riducono in stato di progressivo isolamento sociale per rimanere attaccati a consolle, pc, smartphone e tablet. Non aspettiamo. La rete regionale di Ser.D. già comprende percorsi dedicati alle ludopatie, ebbene io dico: iniziamo ad innestare su quel ramo anche un canale per questa specifica patologia, e che sia in particolare pensato per i ragazzi e per le loro famiglie. La dipendenza di uno, è codipendenza dell’intero nucleo familiare. Crea una disfunzione condivisa. Va fornito un supporto adeguato contro questo fenomeno".
Nella mozione, Marchetti poi rileva che "il gioco d’azzardo patologico è già inserito nei Livelli essenziali d’assistenza (Lea), ma la griglia ministeriale non inibisce l’erogazione, da parte delle singole Regioni, di servizi ulteriori rispetto a quelli individuati come essenziali e la Regione Toscana già oggi conta su una rete territoriale di Servizi per le dipendenze (Serd) dedicati alla presa in carico anche di persone con problemi di gioco d’azzardo patologico".
Per il forzista la priorità, "data l’estesa platea di videogiocatori, in specie bambini e minori, e stante la diffusione e facilità d’accesso in particolare agli smartphone nonché alla luce dei dati regionali su minori che si autovalutano indeficit quanto a livelli di socialità", è "iniziare fin d’ora ad implementare l’attività dei Serd con percorsi dedicati a cittadini affetti da gaming desorder, rivolgendo particolare attenzione all’utenza minorenne".
 

Articoli correlati