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Videogiochi, il Pe vota proposta di risoluzione sulla protezione dei consumatori

18 gennaio 2023 - 10:42

Al voto stamani a Strasburgo una relazione sulla necessità di implementare la sicurezza dei videogiochi online con informazioni più chiare su target, contenuti e politiche di acquisto in-game.

Scritto da Daniele Duso
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“Per il settore dei videogiochi online è indubbio che occorre un approccio a livello di mercato unico europeo, perché nella grande platea dei consumatori un ampio spazio è ricoperto dai minori". Così il parlamentare europeo Denis Nesci, del gruppo dei Conservatori e riformisti europei - Fratelli d'italia, nel suo intervento di ieri, 17 gennaio, davanto al Parlamento europeo, in merito al voto, previsto nella giornata di oggi, 18 gennaio, sulla relazione relativa alla proposta di risoluzione relativa alla ‘Protezione dei consumatori nei videogiochi online: un approccio a livello del mercato unico europeo’.

La commissione europea per il mercato interno e la protezione dei consumatori aveva evidenziato nei mesi scorsi la necessità di armonizzare le regole sulla protezione dei giocatori, spiegando che per farlo sono necessarie informazioni più chiare su contenuti, sulle politiche di acquisto in-game e sui target dei giochi, oltre che un miglioramento del parental control. Una mozione in tal senso era stata approvata dalla commissione nella serata del 12 dicembre scorso, progetto sul quale oggi il Parlamento europeo si esprimerà con votazione in plenaria. 

Come ha evidenziato l'intervento di Nesci è vista come necessaria "una risoluzione che vada nella direzione dell’irrobustimento della protezione degli utenti", ritenuta "un passo importante per la costruzione di un ambiente online sicuro per tutti i suoi fruitori".

Esiste già il sistema di etichettatura Pegi, ma questo, per quanto risulti essere "uno strumento efficace nel fornire informazioni sull'età minima raccomandata, e nel proteggere i minori da contenuti inappropriati nei giochi e nell’intercettare gli elementi d'azzardo, le cosiddette loot box", come evidenzia ancora Nesci, è attuato solo in alcuni paesi membri. Motivo per cui questo tipo di etichettatura "rischia di non bastare", continua Nesci, "se l'Europa non riuscirà a garantire un’ulteriore protezione dei consumatori attraverso un’attuazione capillare del sistema Pegi nei diversi tipi di giochi disponibili sul mercato e soprattutto in Europa. Non è da sottovalutare il fatto che il volume dei giochi online stia assumendo dimensioni sempre maggiori, l'Unione dunque dovrà adottare misure in grado di governare il fenomeno a tutela dei consumatori, e soprattutto delle giovanissime generazioni. Il rischio è quello di esporle a un percorso diseducativo e fuorviante rispetto ai valori di svago e di intrattenimento dovrebbero riferirsi".

Il Parlamento europeo continua quindi a dimostrarsi attento e aperto alle nuove tecnologie, e ai nuovi sviluppi che queste comportano alla società moderna, sia per la protezione dei consumatori, come nel caso odierno, sia per altri aspetti come quello dello sviluppo di un'industria solida, capace di garantire prodotti di qualità e di creare posti di lavoro. È dello scorso novembre infatti anche l'approvazione di una risoluzione che riconosce il valore delle industrie dei videogiochi e degli esport e suggerisce lo sviluppo di una strategia comunitaria a lungo termine per sostenere e finanziare questi settori.

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