Cassazione: 'Tribunale Roma si pronunci su esclusione bookmaker da bando Monti'
Cassazione annulla ordinanza del Tribunale di Roma su punto scommesse e chiede pronuncia su esclusione bookmaker da bando Monti.
La Corte di Cassazione annulla un'ordinanza del Tribunale di Roma che aveva confermato il sequestro della strumentazione informatica di un esercizio per aver esercitato l'attività di raccolta scommesse senza la prevista autorizzazione ai sensi dell'articolo 88 del Tulps in quanto associato ad un allibratore straniero non accreditato in Italia.
Secondo la Cassazione, che ha rinviato l'ordinanza al Tribunale di Roma, sezione per il riesame, i giudici capitolini hanno "individuato il fumus del reato in ragione di una doppia circostanza pacifica, quale la mancanza di concessione (rilasciata dalla Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato) in capo al bookmaker e, parimenti, la mancanza di autorizzazione ex art. 88 T.u.l.p.s. in capo al titolare dell'esercizio (sia pur richiesta, come da documentazione allegata, contrariamente all'assunto del Tribunale)", ma l'ordinanza non ha affrontato la questione centrale sottopostale con il ricorso, anzi l'unica, quale l'esclusione del bookmaker dal cosiddetto bando Monti del 2012 per il rilascio di nuove concessioni".