Tar Emilia: 'Norme edilizie non sono retroattive per Ctd sanati'
Il Tar dell'Emilia Romagna sottolinea che le norme edilizie varate dal Comune non hanno effetto retroattivo sui Ctd sanati.
"E’ evidente che la norma del 2015 è stata approvata con l’intento di rendere più difficile l’apertura di attività legate alla raccolta delle scommesse o comunque di quelle attività che hanno dato vita a quel fenomeno noto come ludopatia, ma non è ragionevole ritenere che anche chi svolgeva in passato quest’attività in modo illegittimo, con previsione di una sanatoria per le ragioni illustrate in precedenza, debba vedersi applicata una norma con una sorta di retroattività giustificata dai tempi tecnici per completare una regolarizzazione".
Questa la motivazione con cui il Tar dell'Emilia Romagna ha accolto i ricorsi presentati dai titolari di alcuni centri trasmissione dati affiliati ad un operatore estero aderente alla regolarizzazione per emersione fiscale disposta dalla legge di Stabilità contro Questura di Bologna, Comune di Bologna e Regione Emilia Romagna per il diniego dell'istanza ex art. 88 Tulps presentata per ottenere il rilascio della licenza per l'esercizio di raccolta scommesse ippiche e sportive, per la nota del Comune di Bologna prot. 316271/15, ove non risulta essere presente alcuna richiesta di permesso di costruire per la messa in esercizio della predetta sala scommesse così come previsto dalla L. R. 5/2013; nonché di una nota esplicativa della Regione Emilia Romagna.