Senato, Lega: 'Tutela animali, agenti sotto copertura per controlli su corse e scommesse illegali'
Lo prevede il disegno di legge sui 'reati contro gli animali e tutela degli animali di affezione e di compagnia', presentato da alcuni senatori leghisti.
Scritto da redazione
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"È inoltre modificata la normativa relativa all’utilizzo degli agenti sotto copertura, inserendo tra i reati per i quali è possibile il loro utilizzo anche gli articoli del codice penale relativi ai reati zoomafiosi come le manifestazioni vietate, le scommesse clandestine, i combattimenti tra animali, le corse clandestine di cavalli, e la normativa per il contrasto al traffico di cuccioli."
Questo si legge nella relazione che accompagna il disegno di legge "Disposizioni in materia di reati contro gli animali e tutela degli animali di affezione e di compagnia", presentato dai senatori Massimiliano Romeo, Stefania Pucciarelli e Andrea Paganella (Lega).
Tale disegno di legge nelle intenzioni dei proponenti "vuole dare seguito alle recenti modifiche costituzionali e aggiornare la legislazione sul tema di tutela degli animali. La riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione infatti cristallizza la mutata sensibilità della nostra società e l’esigenza di maggior tutela di animali, ambiente, biodiversità ed ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Ciò comporta, dal punto di vista giuridico, la necessità di rivedere la normativa vigente anche in materia di tutela degli animali. Con la riforma dell’articolo 9, infatti, la tutela degli animali entra a fare parte dei principi fondamentali della Costituzione, a proposito della quale il legislatore ha introdotto una riserva di legge che deve definirne le forme e i modi. La riforma dell’articolo 9 è in linea con l’orientamento europeo sul tema, il quale prevede, all’articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che gli animali sono esseri senzienti, e in conseguenza di ciò l’Unione e gli Stati membri devono porre attenzione alle necessità etologiche degli stessi. Molti Stati europei hanno già adottato normative in tal senso, introducendo norme innovative e rigorose. L’Italia ha posto un punto di partenza im portante con la modifica costituzionale, ma è per l’appunto un inizio, non certo l’approdo finale".