Tar Lombardia: 'Licenza gioco, fondamentale la buona condotta'
il Tar della Lombardia respinge il ricorso di un operatore di gioco: la detenzione illecita di stupefacenti compromette il requisito della 'buona condotta'.
Scritto da Cc
“Alla luce della valutazione sommaria che caratterizza la presente fase cautelare, il ricorso non appare assistito dal prescritto requisito del fumus boni iuris, in quanto a carico del ricorrente – per il quale era stata richiesta l’autorizzazione alla conduzione di attività di raccolta di scommesse sportive, ippiche e per l’installazione di Vlt – sono emersi elementi pregiudizievoli quanto al requisito della buona condotta in termini di condanna irrevocabile per detenzione illecita di sostanze stupefacenti in quantità tale da far presumere un’attività di spaccio e la pericolosità sociale”.
A stabilirlo è il Tar Lombardia che con un'ordinanza ha respinto il ricorso di un operatore di gioco contro il diniego dell’autorizzazione alla conduzione di attività di raccolta di scommesse sportive, ippiche e installazione di Vlt (di cui all'articolo 88 Tulps) da parte della Questura di Milano.
Alla luce di quanto presentato, secondo il Tar Lombardia non “si ravvisano pertanto i presupposti individuati dall’art. 55 Cpa per la concessione della tutela cautelare”.