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Enada, Frost (Euromat): 'La politica decida sulla base di dati certi'

13 marzo 2019 - 14:29

Il presidente di Euromat, Jason Frost, a GiocoNews.it sottolinea esigenza di fornire dati concreti alla politica in difesa del settore e valuta ban italiano alla pubblicità.

Scritto da Ac

Rimini – Preoccupazione e sgomento. Sono i riflessi della legislazione italiana, da parte di alcune regioni, provocati sul resto dell'industria del gioco a livello internazionale. Come evidenzia il presidente della federazione europea Euromat, Jason Frost, intervistato da GiocoNews.it in occasione della fiera Enada di Rimini.

All'indomani della conferma di attuazione della legge restrittiva dell'Emilia Romagna nei confronti delle ticket redemption che minaccia di compromettere seriamente l'industria. E non solo a livello locale.

 

Qual è il senso della presenza di Euromat a questa edizione della fiera?
“È un evento speciale per noi perchè il presidente di Sapar, Domenico Distante, ci ha invitato a partecipare a un incontro qui in fiera e con l'occasione abbiamo organizzato anche il nostro Executive committing meeting di ieri. Ed è stato un giorno importante perchè Distante è entrato a far parte anche del tavolo di Euromat, ricevendo l'incarico di vice presidente. È fondamentale per noi vedere un maggiore coinvolgimento dell'Italia. E dove sarà possibile, Euromat assisterà fino in fondo l'Italia nelle sue battaglie. Ecco quindi il motivo della nostra presenza in fiera. Abbiamo già partecipato a Enada Roma lo scorso anno e questa edizione dello show è molto piu' grande: è davvero una fiera fantastica”.
 
 
Siete preoccupati di ciò che sta accadendo in Italia con il divieto sulle ticket redemption di alcune regioni?
“Si, siamo molto preoccupati di ciò che sta accadendo in Italia. Credo anche, dopo aver parlato con Sapar, che il modo in cui l'associazione si sta impegnando finanziando una ricerca dedicata a questo settore (svolta dall'Università Roma tre, Ndr) sia il modo migliore. Avere dati pubblici e fonti scientifiche permettono di avere prove concrete che possono aiutare i politici a prendere decisioni sostenibili, visto che dovrebbero prendere decisioni in base a prove e dati certi. Sembra invece che le decisioni che prendono i politici in Italia, parlando dell'introduzione di un divieto sui giochi redemption, siano prese senza dati concreti.  Quindi, è molto importante che gli operatori facciano questo. Anche perché viviamo questa situazione anche in altri Paesi, come è accaduto di recente a Madrid, dove i rappresentanti regionali stanno cercando di predisporre un progetto di legge per rendere anche qui le macchine da divertimento vietate ai minori. Ed è questo un altro problema di cui dobbiamo presentare prove ai politici. Di certo posso dire che faremo tutto ciò che è nelle possibilità di Euromat per assistere Sapar in questa sfida a livello europeo”.
 
 
Tra i problemi che devono affrontare gli operatori del gioco in Italia c'è anche quello del divieto di pubblicità dell'offerta a vincita. Quale è il suo parere al riguardo?
“Come presidente di Euromat sono anche un operatore. Quindi gestisco l'amusement nel Regno Unito e conosco il mercato. Le nostre imprese gestiscono affari legittimi, abbiamo attività storiche, che fanno divertire le persone. Credo tuttavia che la pubblicità in alcuni Paesi si sia spinta troppo oltre, e che c'è troppa pubblicità durante gli eventi sportivi. Sono convinto che abbiamo regioni legittime per pubblicizzare i nostri prodotti, ma credo anche che dovrebbero esserci tempi e luoghi adatti per fare questo; un orario adatto per esempio potrebbe essere alle 9 di sera, o comunque senza unirsi a un evento sportivo di giorno, che viene visto dai minori. In generale credo che, come industria, dovremmo poter pubblicizzare i nostri prodotti, ma dobbiamo farlo in modo appropriato e regolamentato”.
 

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