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Vlt: no ai negozi di scommesse che diventano mini casinò, una nota Aams ribadisce i principi

03 novembre 2010 - 09:39

I negozi di scommesse non possono  - e non devono - trasformarsi in 'mini-casinò' con l'introduzione delle vlt. Se tali locali di gioco rientrano nel novero degli 'ambienti dedicati' previsti dalla normativa sulle videolottery, ciò non significa che dovranno tramutarsi in una sorta di versione ridotta di case da gioco. Il concetto è stato ribadito dai Monopoli di Stato attraverso una nota inviata a uno dei concessionari del gioco pubblico il quale chiedeva conferma dello spazio riservato alle nuove macchine da gioco nei locali in cui si raccolgono scommesse. “Secondo la normativa vigente – è scritto nella nota ufficiale, a firma del Direttore dei Giochi, Tagliaferri - non è ammissibile un riassetto logistico che comporti un'alterazione della destinazione di scopo che, per i negozi di scommesse, costituisce un presupposto legittimante”. 

Scritto da Alessio Crisantemi

“Ogni intervento dei concessionari teso ad adeguare la morfologia dei locali alla nuova realtà costituita dalle videolotterie – precisa la nota - dovrà tenere conto della necessità di non alterare in modo preponderante la destinazione di scopo del locale stesso, che costituisce necessario presupposto per l'introduzione della nuova tipologia di gioco”.
Non solo. Nella nota vengono anche riportati i 'rischi' in capo al concessionario che dovesse aggirare tali disposizioni. In questi casi verrebbe disposta la decadenza dei requisiti per la licenza ex. Articolo 88 e, di conseguenza, “dovrà essere revocato il connesso titolo autorizzatorio che legittima l'installazione delle videolotterie”.

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