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Regione Toscana: commissione approva legge su ludopatia, a Firenze via libera a mozione Idv

03 ottobre 2013 - 13:47

Combattere la dipendenza da gioco col divieto di aprire sale nei pressi di scuole e centri di aggregazione; incentivi a chi rimuove slot machine e apparecchi dai propri locali; Irap maggiorata agli esercizi che mantengono tali apparecchi e stop alle pubblicità che incitano al gioco. Sono alcuni contenuti della legge sul gioco approvata oggi dalla IV Commissione Sanità e Politiche Sociale della Regione Toscana. Il testo ‘Disposizioni per il gioco consapevole e per la prevenzione della ludopatia’ sarà calendarizzato dalla Conferenza dei capigruppo all'Odg di una delle prossime sedute consiliari.

Scritto da Sara
Regione Toscana: commissione approva legge su ludopatia, a Firenze via libera a mozione Idv

Ovviamente, solo dopo l’esame dell'aula si potrà considerare testo definitivo. “La Regione, con la presente legge, promuove iniziative per la prevenzione e il contrasto delle dipendenze da gioco, nonché per il trattamento terapeutico ed il recupero sociale dei soggetti coinvolti, nell’ambito delle competenze regionali in materia di tutela della salute e di politiche sociali. Ai fini della presente legge sono adottate le seguenti definizioni: ludopatia: la patologia che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita in denaro, così come definita dall’Organizzazione mondiale della sanità (Gap); sale da gioco: i locali nei quali si svolgono giochi leciti ai sensi degli articoli 86 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), ivi compresi gli spazi riservati al gioco lecito all’interno degli esercizi   pubblici e commerciali e dei circoli privati; apparecchi per il gioco lecito: gli apparecchi e congegni di cui all’articolo 110, commi 6 e 7, del r.d. 773/1931. E’ istituito l’Osservatorio regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco, di seguito denominato Osservatorio, quale organo di consulenza permanente del Consiglio regionale e della Giunta regionale. L’Osservatorio ha il compito: di osservare, studiare, monitorare il fenomeno della dipendenza da gioco; di formulare pareri, proposte di strategie e linee di intervento al Consiglio regionale ed alla Giunta regionale, al fine di elaborare azioni di prevenzione, contrasto e trattamento delle dipendenze patologiche correlate al gioco; di formulare proposte per l’organizzazione di un servizio di primo ascolto e di assistenza e consulenza, anche mediante l’adozione, di un numero verde e di un sito web d’informazione. Di promuovere, ai sensi dell’articolo 8, campagne di informazione per la prevenzione e sensibilizzazione sulle conseguenze derivanti dall'abuso patologico del gioco. L’Osservatorio ha sede presso la Giunta regionale, che ne assicura il supporto tecnico, ha durata coincidente con la legislatura regionale ed è composto da: l’assessore regionale alla salute o suo delegato; l’assessore regionale alla formazione o suo delegato; l’assessore regionale al commercio o suo delegato; tre consiglieri regionali; tre rappresentanti dei comuni designati dal Consiglio delle autonomie locali; tre rappresentanti delle organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale del volontariato, designati dalla Conferenza permanente delle autonomie sociali di cui alla legge regionale 4 aprile 2007, n. 20 (Disciplina della Conferenza permanente delle autonomie sociali); tre esperti in materia attinente alla dipendenza da gioco, designati dal Consiglio regionale; un rappresentante per ogni azienda unità sanitaria locale del territorio regionale. La partecipazione alle riunioni dell’Osservatorio è a titolo gratuito. Il Presidente dell’Osservatorio è nominato dal Consiglio regionale fra i componenti di cui alla lettera d) del comma 3. Per l’esercizio dei suoi compiti, l’Osservatorio attiva, sulla base di specifici accordi, rapporti di collaborazione con le aziende unità sanitarie locali, gli enti locali, le istituzioni scolastiche, le autorità di pubblica sicurezza, nonché con i soggetti del terzo settore operanti in ambito regionale. Il funzionamento dell’Osservatorio è definito dal regolamento di attuazione della presente legge di cui all’articolo 15", si legge nel testo.

 

GLI INCENTIVI E LE DISTANZE - Il testo deriva dall’unificazione di quattro proposte di legge contro la ludopatia presentate dai consiglieri di Udc, Fdi, Più Toscana e Pd. Sarà vietata l'apertura di sale da gioco in un raggio di 500 metri da istituti scolastici, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale e giovanile o altre strutture culturali, ricreative o sportive frequentate principalmente da giovani, e anche da strutture residenziali o semiresidenziali che operano in ambito sanitario o socio-assistenziale.

A decorrere dal periodo di imposta successivo a quello dall’approvazione della presente legge l’aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) è maggiorata dello 0,1 per cento per gli esercizi pubblici e commerciali e i circoli privati in cui vi sia offerta di apparecchi per il gioco lecito. La maggiorazione non si applica agli esercizi pubblici e commerciali già assogettati a maggiorazione IRAP ai sensi dell’articolo 1 della legge regionale 27 dicembre 2012, n. 77 (Legge finanziaria per l’anno 2013). Previsto inoltre il divieto di pubblicità dei giochi con vincite in denaro quando c’è incitamento al gioco, e i gestori di sale da gioco saranno tenuti ad esporre avvisi con i rischi connessi alla dipendenza da gioco

 

COMUNE DI FIRENZE - Anche Firenze deve prevedere un bollino di qualità ‘liberi da slot machine’ e aderire al ‘Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo’. È quanto ha chiesto al sindaco e alla giunta il capogruppo dell’Idv, Giovanni Fittante, che ha predisposto una mozione sull’argomento votata ieri all’unanimità in commissione Sviluppo economico. L’atto esorta anche a porre in essere interventi di prevenzione dal rischio della dipendenza gioco. Nello specifico nella mozione viene chiesto al sindaco di utilizzare tutti i poteri e gli strumenti a disposizione dell’ amministrazione comunale per contrastare il gioco d’azzardo. “Chiedo – spiega Fittante- di intervenire sui regolamenti di polizia locale, del commercio, della pubblicità e delle sale gioco per definire: gli orari di apertura delle sale gioco e per limitarne il numero delle installazioni; maggiori controlli della polizia locale sulle sale gioco e su coloro che le frequentano ai fini dei controlli sulla malavita organizzata; strumenti e modelli operativi informatici per conoscere sempre meglio il territorio e i fenomeni che vi si manifestano”. La mozione invita anche a promuovere presso il Governo nazionale, il Parlamento e il Governo regionale tutte le iniziative possibili e idonee a fare sì che si arrivi all’approvazione di leggi che prevedano forti limitazioni a questo nefasto sistema del gioco d’azzardo. L'Italia dei valori ha essa stessa presentato una proposta di legge di iniziativa popolare per la quale si raccolgono le firme nella segreteria generale del Comune di Firenze, presso le Urp e in tutti i consigli di quartiere.

MOZIONE: La mozione, dal titolo ‘Affinché Firenze preveda un bollino di qualità liberi da slot machine ed aderisca al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo e ponga in essere interventi di prevenzione dal rischio della dipendenza da gioco’, invita il sindaco e la Giunta a prevedere, per i locali che decideranno di rinunciare ad ospitare al loro interno le slot machine, una sorta di bollino qualità, una certificazione di ‘locale libero da gioco patologico’, riconoscendo loro forme di premialità; ad aderire come Comune di Firenze al ‘Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” promosso da Terre di Mezzo e Legautonomie; a porre in essere interventi di prevenzione dal rischio della dipendenza dal gioco patologico, mediante iniziative di sensibilizzazione educazione ed informazione; all’utilizzo di tutti i poteri e gli strumenti a disposizione dell’ Amministrazione Comunale per contrastare il gioco d’azzardo. Nello specifico ad intervenire sui Regolamenti di Polizia Locale, del Commercio, della Pubblicità e delle Sale Gioco per definire: a) gli orari di apertura delle sale gioco e per limitarne il numero delle installazioni; b) maggiori controlli della Polizia Locale sulle Sale Gioco e su coloro che le frequentano ai fini dei controlli sulla malavita organizzata; c) strumenti e modelli operativi informatici per conoscere sempre meglio il territorio ed i fenomeni che vi si manifestano; a promuovere presso il Governo nazionale, il Parlamento ed il Governo regionale tutte le iniziative possibili ed idonee a fare sì che si arrivi all’approvazione di leggi che prevedano forti limitazioni a questo nefasto sistema del gioco d’azzardo.


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