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Agcai: 'Gestori Awp sul lastrico, manifestazione al Mise il 7'

06 novembre 2018 - 08:48

L'associazione Agcai promuove per il 7 novembre manifestazione al ministero dello Sviluppo economico per attirare l'attenzione sulla crisi di 4mila aziende di gestione delle Awp.

Scritto da Redazione
Agcai: 'Gestori Awp sul lastrico, manifestazione al Mise il 7'

 

Manifesteremo con forza, chiedendo: portabilità degli apparecchi con relativo nulla osta con il sistema usato nella telefonia mobile; emanazione di una nuova circolare da parte dei Monopoli che regolarizzi la dismissione degli apparecchi facendo tornare il nulla osta ai Monopoli; equiparazione della tassazione fra Vlt e Awp, passando alla tassazione sul margine al 60 percento, che permetterebbe al Governo di incassare ulteriori 500 milioni; introduzione di più elementi di intrattenimento e abilità sulle Awp da bar affinché l’apparecchio non sia considerato un apparecchio d’azzardo, diminuendone anche la perdita oraria attraverso l’innalzamento della percentuale di restituzione al giocatore”.

 

 

Lo scrive, in una nota, Agcai, associazione che riunisce i gestori e i costruttori di apparecchi da intrattenimento, annunciando la manifestazione in programma nei pressi del ministero del Lavoro mercoledì 7 novembre, alle ore 11, per “evidenziare come la legge di Stabilità del 31 dicembre 2016 abbia consentito ai concessionari, quasi sempre multinazionali estere, di trasformare i nulla osta degli apparecchi di proprietà dei gestori collegate alla loro rete in diritti dei concessionari, come se li avessero acquistati e gli apparecchi fossero di loro proprietà”.
 
 
“Si evidenzierà ancora come una circolare dei monopoli dell’aprile 2017 abbia agevolato ulteriormente i numerosi recessi contrattuali che i concessionari hanno mandato ai gestori, sapendo che a norma di legge non avrebbero potuto far nulla per spostarsi da un concessionario ad un altro. Fra l’altro i motivi dei recessi sono gli stessi per i quali i gestori a suo tempo sono stati invitati a contrattualizzare con questo anziché con un altro concessionario. Tre esempi tra tanti: la mancata fideiussione mai richiesta per anni, il pagamento della legge di Stabilità, sospesa in attesa della decisione del Tar, la dilazione del pagamento del Preu che spesso molti concessionari concedevano per non perdere il cliente. In mancanza di questi o altri motivi, molti recessi stanno anche avvenendo senza una giusta causa, con il solo obiettivo di accaparrarsi il nulla osta di esercizio”, afferma ancora Agcai.
 
 
“Come se non bastasse ultimamente i concessionari si stanno sostituendo ai Monopoli e al Governo stesso. Per esempio, ora che hanno disponibilità di nulla osta hanno deciso di venderli agli stessi gestori ad un prezzo che va dai 600 ai 1.200 euro, di costringere i gestori ad inserire nei pochi apparecchi rimasti in loro possesso software di gioco altamente performanti, spesso software di loro produzione provenienti dai migliori casinò del mondo, pena la dismissione degli apparecchi e la perdita del titolo autorizzatorio per sempre”, conclude l'associazione.
 

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