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Capozzi (Gli): 'Gioco online sicuro su antiriciclaggio ma normativa deve evolvere"

29 maggio 2015 - 07:33

Roma - Il tema dell'antiriciclaggio nel mondo del gioco rappresenta un argomento di grande attualità e uno dei pochi in cui c'è la convergenza di tutti i soggetti, perché tutti vogliono eliminare questo rischio: il legislatore, per evidenti necessaria, con esso gli operatori, che dalle attività di riciclaggio possono soltanto rimettere perché vittime di speculazioni, e infine i giocatori, perché potrebbero soltanto essere vittime.

Scritto da Alessio Crisantemi
Capozzi (Gli): 'Gioco online sicuro su antiriciclaggio ma normativa deve evolvere"

A parlare è Marco Capozzi, Information System Security and field Inspection manager di Gli, l'ente di omologazione internazionale con lunga esperienza nel Gaming. La materia è stata affrontata nella tavola rotonda promossa dall'organismo a Roma e in corso di svolgimento al Crown Plaza. "Quello che possiamo osservare, al giorno d'oggi, è che la normativa è stata sviluppata molto nel tempo nei vari paesi e si ha un sostanziale coordinamento tra i vari paesi su questo tipo di attività. Si può quindi dire che l'offerta di gioco online - quella legale ovviamente - è particolarmente sicura è tutelata rispetto ai rischi di antiriciclaggio. Almeno per quanto riguarda il gioco online, poiché basato interamente su transazioni finanziarie tracciate. Diverso è invece il discorso nel gioco server based dove gli elementi di criticità sono maggiori proprio perché le giocate avvengono cash e anonimamente è qui il controllo è più difficoltoso. Nell'online si ha un alto grado di sicurezza ma anche qui il discorso cambierebbe nel caso di introduzione di moneta virtuale come i Bitcoin, che meriterebbe un diverso profilo di attenzione e di sicurezza".

 

 

LA SITUAZIONE ITALIANA - L'Italia è da ritenere più o meno sicura riguardo al gioco online e ai rischi per i giocatori, rispetto ad altri paesi? "Credo che il livello di sicurezza sia piuttosto generalizzato. Quello che cambia, semmai, è il rapporto con i regolatori e il dialogo che si riesce ad avere con essi, che aiuta gli operatori ad attuare al meglio le previsioni normative. In questo ci sono paesi esemplari, come la Danimarca". E l'Italia? "L'Italia è stata davvero pionieristica per quanto riguarda il gioco online. Ora però bisogna guardare avanti perché la tecnologia evolve continuamente e la normativa deve farlo di pari passo per non trovarsi in difficoltà".

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