All’Ippodromo Snai San Siro al via la stagione a ostacoli con delle sorprese
Inaugurata la stagione delle corse a ostacoli all'Ippodromo Snai San Siro.
All’Ippodromo Snai San Siro è partita la stagione ad ostacoli che hanno spiazzato i pronostici. In apertura della giornata del mercoledì, infatti, la prova in Cross Country intitolata a Ranieri di Campello ha regalato una sorpresa. Kitano, secondo nell'edizione del 2016, ha provato a onorare il ruolo di favorito ma il laghetto si è rivelato una trappola per Marcel Altenburger e per l'allievo di Raffaele Romano. Con la caduta del favorito anche Shame, altro soggetto molto atteso al betting, ha perso la bussola mentre Dzacheron si è "imbambolato" perdendo tanti metri prima di rimettersi in carreggiata. Così si sono ritrovati in largo vantaggio i due compagni di training Isaias e Vanessa del Cardo. I due allievi di Stella Giordano si sono disputati la vittoria negli ultimi 500 metri con il maschio, montato da Pietro Luigi Stefani, che è riuscito a rintuzzare l'ultimo assalto della femmina, centrando così la prima vittoria della carriera.
L’atteso Premio San Giorgio ha visto Jessica Jo iniziare nel migliore dei modi la carriera di saltatrice centrando la prima vittoria della carriera nella prova sui 3200 metri del tracciato in siepi per soggetti mai vincitori nella specialità. La cavalla in allenamento ad Arnaldo Bianco, con in sella Josef Bartos, ha seguito da vicino Ragner che si è incaricato di dettare il ritmo per circa tre quarti del percorso: sul calo dell'allievo di Raffaele Romano all'inizio dell'ultima diagonale, la portacolori della signora Lydia Olisova è passata in prima linea e si è giocata il successo in retta con Marywil e Dalton, terminati nell'ordine alle piazze.
Si torna su pista con il Premio Nero. Reduce dai successi estivi a Varese e da un onorevolissimo piazzamento in categoria migliore all'ultima uscita a Milano, Pharaoh era l'osservato speciale del discendente di minima sui 1000 metri in pista dritta: il cavallo allenato del team Goldin-Cherio, con in sella Ivan Rossi, nonostante il peso è stato capace di piazzare la zampata e prendere il sopravvento su un ottimo Tyranitar, che ha venduto cara la pelle nonostante il parziale iniziale con Cracking Choice. Terzo posto per Auronti, venuto nel finale a centro pista a regolare Ariam Breeze.
Chiusura con un handicap sui 1200 metri in pista dritta per cavalli di due anni nel Premio Duomo di Milano. Chi ha scommesso il favorito Davanti San Guido è andato alla cassa, ma a vincere non è stato il figlio di Orpen, bensì la meno quotata alleata Aube Boreale, con Silvano Mulas in sella, che è rientrata al via a Making Noise, ha potuto distribuire al meglio le energie, in retta ha reagito all'attacco del coetaneo della New Age e negli ultimi 200 metri si è distesa bene. Davanti San Guido è emerso al secondo posto firmando l'en plein per la formazione Il Cavallo In Testa (al training e alla proprietà) mentre Making Noise ha concluso al terzo.