La Maura, Vanatta vince per la terza volta
All’ippodromo Snai La Maura, Vanatta alla terza vittoria di fila.
All’ippodromo Snai La Maura di Milano consueto appuntamento del venerdì con le corse al trotto con al centro del pomeriggio il Premio Turbo Sund, un invito sui 1650 metri per cavalli di 4 anni. Cresciuta notevolmente con il passaggio d’età, Vanatta ha onorato il ruolo di favorita centrando la quarta vittoria dell’annata, la terza consecutiva. Roberto Vecchione ha interpretato con fiducia l’allieva di El Mouloudi Taldaoui, muovendo subito al largo e sfondando su Vincerò Gar dopo 600 metri: sull’avanzata di Viola Trio, Vanatta ha sparato un penultimo quarto in 27”9 e ha poi controllato in retta i rivali, concludendo la sua fatica a media di 1’13”5.
Vincerò Gar ha fatto tesoro della posizione conservando il secondo posto: Viola Trio ha pagato l’attacco al mezzo giro finale e in zona traguardo ha perso il terzo posto ad opera di Venanzo Jet, venuto bene nel finale dopo aver regalato qualche metro al via. Vincent Sm, alternativa al betting alla vincitrice, ha sbagliato nella fase iniziale quando era nelle prime posizioni e ha
ripetuto l’errore sull’ultima curva. Gentlemen protagonisti della prova di apertura, Premio Monza, in sediolo a cavalli di 4 anni sui 1650 metri: la favorita Vogue Di Poggio è partita a mille e ha conquistato facilmente il comando ma ha preso la mano al bravo Filippo Monti, completando un chilometro in 1’12”7 e affievolendo un po’ lo slancio nel mezzo giro finale. Ciò comunque non sminuisce il valore della prestazione di Venus Bonest, presentato in condizione smagliante da Enrico Montagna e guidato con estrema fiducia da Marco Castaldo: incurante del gran ritmo imposto dalla battistrada, il portacolori del signor Andrea Bonetti è risalito all’esterno, ha superato la rivale sull’ultima curva e ha proseguito sicuro verso il traguardo, tagliato al record di 1’13”4. Vogue di Poggio non è riuscita a opporsi alla puntata del vincitore ma ha proseguito sul passo conservando il secondo posto dall’appostato Verzellino Jet, terzo dal via.
Un incontenibile Raptor Amnis è stato autore di una prestazione notevole nel Premio Somolli, “reclamare” sui 1650 metri per cavalli anziani: nonostante davanti la giocata Urian stesse pigiando sull’acceleratore (600 metri in 42 secchi) per respingere la minaccia rappresentata dall’incombente Tina Pan, il cavallo di El Mouloudi Taldaoui è avanzato deciso in terza ruota sfondando a meta’ gara e completando il chilometro in
un supersonico 1’10”9: comprensibilmente gli ultimi 300 metri sono stati percorsi in apnea, Roberto Vecchione lo ha sostenuto energicamente e Raptor Amnis ha saputo portare a casa la vittoria, a media finale di 1’13”4, anche perchè i rivali su tali velocità avevano a loro volta poco in serbatoio. Il più brillante è stato Ulrich Trio, arrivato ad una lunghezza dal vincitore, mentre Star di Girifalco ha concluso al terzo posto.