Brasile: bookmaker già presenti sul 65 percento dei club di calcio

La corsa all’oro del betting è già partita in Brasile. Già prima della definitiva legalizzazione dell’offerta di gioco di cui si sta occupando il governo la quale prevede, tra le altre cose, anche il mercato delle scommesse sportive. Attorno al quale, è evidente, ruotano le maggiori aspettative. Al punto che, quando mancano ancora le linee guida per l'attuazione di questo mercato nascente, le quali a quanto pare non saranno pronte prima di alcuni mesi poiché oggetto di accesi dibattiti all'interno del Congresso Nazionale, la giostra delle sponsorizzazioni è già partita. E alla grande, pure.

Secondo quanto riportato da Ibope - Repucom, già 13 squadre di calcio su 20 che partecipano alla competizione calcistica primaria del paese hanno firmato accordi di sponsorizzazione con otto operatori di scommesse. Facendo diventare il mercato delle sponsorizzazioni calcistiche il sesto più grande del Brasile.

Non solo. I Club della Serie A brasiliana non avevano mai avuto così tanti brand sulle loro maglie prima d'ora. Al di là del betting. Durante tutto l'anno, 155 diversi sponsor sono stati visibili sull'abbigliamento dei giocatori professionisti, per un aumento del 30 percento rispetto allo scorso anno, quando erano stati esposti 111 marchi.
Ciò significa che, in media, ogni club pubblicizza sette marchi diversi durante la stagione.
Secondo José Colagrossi, direttore esecutivo di Ibope Repucom, "Il 2019 sarà ricordato come un anno di crescita, innovazioni e tendenze interessanti nel mercato delle sponsorizzazioni brasiliane. Il vuoto lasciato dalla partenza di Caixa dal calcio brasiliano ha lasciato un posto a nuovi sponsor, come banche digitali, siti di scommesse sportive e nuovi marchi che hanno approfittato dell'opportunità e hanno iniziato ad apparire per la prima volta in magliette da calcio ", spiega.