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Non fungible token (Nft), dall’ascesa al declino: le ragioni di un crollo inaspettato

09 ottobre 2023 - 11:08

Dopo un periodo di rapida ascesa tra il 2021 e il 2022 i Non fungible token (Nft) hanno avuto un crollo inaspettato. Una discesa che secondo alcuni è legata al crollo delle criptovalute e alla fine della pandemia.

Scritto da Carlo Cammarella
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Fino a qualche anno fa sembrava la nuova frontiera, ora parliamo di un mercato che sembra clamorosamente finito. Parliamo dei Non fungible token (Nft), fenomeno che era esploso tra il 2021 e il 2022 e a cui in molti, soprattutto del mondo dell’arte, avevano dato molto credito. Ma cosa sono questi Nft? La spiegazione è molto semplice: si tratta di un token, che rappresenta l'atto di proprietà e il certificato di autenticità di un bene unico che sia digitale o fisico, scritto su Blockchain. 

Nei primi anni dalla loro nascita i non fungible token hanno avuto un periodo di grande splendore e alcune opere sono arrivate ad essere valutata milioni di dollari con il periodo di massima popolarità che è stato raggiunto nel 2021 e 2022. Poi un crollo clamoroso che secondo alcuno è stato probabilmente causato da una domanda molto minore rispetto all’offerta. 

Secondo alcuni dati riportati dal Sole 24 ore nel 2018 l’intero settore avrebbe avuto un valore complessivo di 2,8 miliardi dollari, mentre ora la media settimanale è pari a 80 milioni di dollari, ovvero poco più di 300 milioni mensili. Il primo avvertimento di questa inversione di tendenza risale al marzo scorso, quando l’integrazione degli Nft su Instagram e facebook era stata bloccata. 

A parlare come sempre ci pensano i numeri visto che circa il 95% delle persone che hanno investito in questo mercato si trovano praticamente a mani vuoti con dei prodotti che non valgono praticamente nulla. 

Le ragioni di questo crollo? Probabilmente non ne esiste soltanto una. Tuttavia non possiamo non considerare che notorietà degli Nft si è sviluppata nel periodo della pandemia e molte personalità note, soprattutto legate al mondo dell’arte, ne hanno contribuito alla crescita. A questo dobbiamo aggiungere anche che il crollo di questi token ha probabilmente un nesso importante con la caduta delle criptovalute il cui valore nel 2022 si è più che dimezzato. 

Numeri alla mano, dunque, chi aveva pensato che gli Nft fossero soltanto l’ennesima bolla speculativa destinata a scoppiare da un momento all’altro per il momento sembra aver avuto ragione. Del resto dalla fine della pandemia ad oggi sono cambiate molte cose e molte di quelle che potevano essere considerate come frontiere del mondo digitale sono ora ridimensionate. 

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