Guerra in Ucraina: via la Russia dai videogame
L'indiscrezione riportata da un insider viene confermata dopo poche ore da Ea Sports, che annuncia la cancellazione delle squadre russe dai videogame Fifa.
Scritto da Daniele Duso
Electronic Arts rimuoverà le squadre russe da Fifa 22. Quella che inizialmente era solo un'indiscrezione riportata da un giornalista insider (che citava una mail interna dell'azienda), è stata confermata direttamentata da Ea Sports con un tweet nel quale spiega la sua decisione di accodarsi allo sdegno per il conflitto scatenato da Putin contro l'Ucraina, portando anche su alcuni dei videogiochi più giocati al mondo le stesse decisioni attuate dagli organi di governo del calcio mondiale, Fifa e Uefa.
"Ea Sports è solidale con il popolo ucraino", riporta il tweet, "e, come tante voci in tutto il mondo del calcio, chiede la pace e la fine dell'invasione dell'Ucraina. In linea con i nostri partner Fifa e Uefa, Ea Sports ha avviato processi per rimuovere la squadra nazionale russa e tutti i club russi dai prodotti Ea Sports Fifa, tra cui: Fifa 22, Fifa mobile e Fifa online.
"Stiamo anche valutando attivamente le modifiche correlate ad altre aree dei nostri giochi", continua il tweet del publisher statunitense. "Manterremo aggiornate le nostre community su qualsiasi azione intrapresa e ringraziamo i giocatori per la loro pazienza mentre lavoriamo attraverso questi aggiornamenti".
La decisione di Ea Sports, come accennato, segue quella di Fifa e Uefa, che lunedì 1° marzo, hanno sospeso le squadre russe da tutto il calcio internazionale, comprese le partite di qualificazione ai Mondiali del 2022.
Per quanto riguarda i giochi il tweet non spiega se sarà la sola nazionale russa a "lasciare" il mondo dei videogame sportivi, o tutti i club del campionato rappresentati nel gioco, come Spartak Mosca, Lokomotiv Mosca e Cska Mosca.
La "cancellazione della Russia" potrebbe avvenire in maniera molto rapida: basterebbe un semplice aggiornamento del software sui server di Fifa 22, con modalità molto simili a quelle utilizzate di recente per i calciatori Mendy e Greenwood, rimossi da Ea Sports in seguito alle accuse di stupro.