Poker, calcio e scommesse. Passa da Hong Kong alle Filippine e fino al Regno Unito, il filo che unisce il miliardario e giocatore di poker Stanley Choi allo scandalo che ha travolto la squadra di calcio del Wigan Athletic, dopo la serie di scommesse piazzate in Asia sulla sua retrocessione dal campionato Efl fino alla League One.
Il Wigan Athletic infatti è stato recentemente dichiarato insolvente e posto in amministrazione, solo sette giorni dopo essere stato acquistato dalla società di Choi, International Entertainment Corporation, per 45 milioni di sterline, l'equivalente di oltre 50 milioni di euro.
La cosa ha destato più di un sospetto, per la sua repentinità, ma la risposta potrebbe arrivare da una registrazione segreta del presidente della English Football League (Efl), Richard Parry: “Si dice che ci sia stata una scommessa nelle Filippine sulla retrocessione della squadra, perché il precedente proprietario ha interessi di gioco nelle Filippine".
Una retrocessione praticamente certa, visto che i club posti in amministrazione vengono "multati" con una penalizzazione di 12 punti.
Se ciò verrà dimostrato, Stanley Choi sarà probabilmente chiamato a difendersi, figurando nella lista dei principali sospetti.
Il legame con il gioco del multimilionario di Hong Kong è di lungo corso: dopo aver studiato negli Stati Uniti, ha fatto fortuna con operazioni immobiliari riguardanti hotel, casinò, tempo libero e divertimento, per poi dedicarsi anche al poker, dove ha collezionato buoni risultati. A partire dal 2012, quando ha conquistato l'High Stakes Challenge di Macao, torneo con buy-in da 250mila dollari (220mila euro, Ndr), che ha visto tra i premiati Phil Ivey, Sam Trickett e John Juanda.
La vittoria gli è valsa l'equivalente di oltre 6 milioni di dollari e da allora ha aggiunto all'incirca un successo importante all'anno, per un totale di altri 1,3 milioni.