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De Vere Concept: 'Pronti ad aiutare il casinò Saint Vincent ma con una gestione vera'

10 novembre 2018 - 11:23

De Vere Concept torna sulla situazione del Saint Vincent Resort and Casino sull'orlo del baratro del fallimento. 

Scritto da Cesare Antonini

“Se si vuole veramente salvare il Saint Vincent Resort and Casino la gestione deve passare nelle mani della politica seria, di politici con la A maiuscola che anche le recenti cronache hanno dimostrato il loro vero impegno per il casino.

Noi da parte nostra siamo ancora pronti a dare il nostro contributo anche con ulteriori sforzi economici”. De Vere Concept Srl torna a commentare la grave situazione politico-economica in cui versa la casa da gioco valdostana. Una settimana tremenda con i conti in dissesto sotto la lente d’ingrandimento delle istituzioni e la strada, purtroppo, in discesa, verso la chiusura e il paventato fallimento chiesto dalla Procura di Aosta.

“L’approvazione del bilancio è stata fatta in cinque minuti - commentano da De Vere - dopo mesi di discussioni inutili che hanno solo messo in luce la inadeguatezza di questa nuova classe politica. Il bilancio preparato dall’amministratore unico Di Matteo adesso non ha più tutte quelle criticità che per mesi si discutevano portando il casino sull’orlo del baratro. Questo dimostra l’inspiegabile dilettantismo della nuova giunta, che si è riempita la bocca di proclami sterili e propagandistici , portando avanti una volontà di potere a scapito di noi tutti che cercavamo in maniera disperata le soluzioni per il Casinò”.

Tanti gli errori commessi secondo De Vere Concept: “Sono passati prima un cda poi un altro amministratore che non sapevano che per presentare un concordato si doveva approvare il bilancio prima, questo fa capire in che mani esperte si è messo il destino del Casinò”.

Come procedere, quindi? “La gestione va presa da politici più seri, da chi si è impegnato veramente per il casinò. Noi da parte nostra siamo ancora pronti a dare il nostro contributo per il salvataggio dell’azienda casino , anche con ulteriori sforzi economici solo con chi veramente abbia sia le capacità professionali che con quelle forze politiche che inizialmente secondo noi avevano tracciato un percorso serio di risanamento”.

Ad oggi anche avendo un contratto scaturito da un bando pubblico nessuno ha convocato De Vere: “Noi volevamo essere una risorsa per questa realtà ma dovesse perdurare questa ostilità nei nostri confronti chiaramente noi andremo avanti con tutte quelle azioni a tutela dei nostri diritti”.

La settimana prossima sarà decisiva sia per alcune querele pronte per le accuse mosse contro la De Vere e anche per la richiesta di fallimento per i tanti soldi ancora sospesi tra la sala da gioco e la società, un’altra posizione debitoria che rischia di dare una ulteriore spinta sul baratro del fallimento per la casa da gioco.

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