Distenfeld, vince il braccialetto Shootout Wsop 2021 e dona tutto in beneficenza
La storiadi Gersghon Distenfeld, filantropo campione nello Shootout Wsop 2021 che ha donato tutte le sue vincite in beneficenza.
Scritto da Gt
"Mi piacerebbe lanciare una sfida a ogni vincitore di braccialetto a donare l'1% dei suoi soldi a un'organizzazione di beneficenza di sua scelta. Sono tanti i bisogni e le emergenze da soddisfare là fuori. Se potessi continuare a vincere credo che questo vorrebbe essere l’impatto che io vorrò dare nella poker community”. Predica bene e razzola meglio: il vincitore del braccialetto dell’Event #48 $1,500 Shootout No-Limit Hold'em alle 2021 WSOP, Gershon Distenfeld, ha sconfitto Johan Schumacher in heads-up avanti e si è portato a casa $204.063 e il suo primo Braccialetto World Series of Poker ma ha donato la somma in beneficenza!
E’ lui, quindi, a dare il buon esempio dopo aver vinto l’evento che ha attirato 800 partecipanti generando un montepremi di $ 1,068,000, con la maggior parte di quei soldi assegnati ai dieci giocatori che si sono fatti strada verso il tavolo finale. Ari Engel e Thomas Boivin sono stati tra quelli che hanno vinto i loro primi due tavoli, ma alla fine non sono riusciti a vincere l'ambito premio.
Come ha fatto con le vincite del suo tavolo finale del Main Event nazionale l'anno scorso, Distenfeld si è impegnato a donare il suo intero importo vinto a varie associazioni di beneficenza. E, come detto, in questo modo spera di poter ispirare altri membri della comunità del poker ad essere il più filantropici possibile.
"Mia moglie Aviva ed io siamo stati benedetti visto che possediamo solidissimi mezzi finanziari - ha confessato Gershon a PokerNews - ed è un valore fondamentale per noi dare sia i nostri soldi che il nostro tempo per aiutare a rendere il mondo un posto migliore”.
Sulla vittoria del braccialetto, Distenfeld ha dichiarato: "Ho sempre sognato di vincerne uno, ed è una di quelle cose che pensi non accadranno mai. Non so proprio cosa dire. Ho persino pianto un po', cosa che non mi è solita. Voglio ringraziare la mia famiglia per essersi presentata e avermi sorpreso come mio cognato e mia cognata Sam e Jen Goldstein. Volevo un po’ di tifo dal rail quindi ieri sera ho offerto ad un gruppo di miei amici di farli volare qui a Las Vegas”.
La dedica va, invece, a un certo Yonky Berger “che mi ha sempre detto che sarei arrivato al tavolo finale e che avrei vinto ma poi, sfortunatamente, è morto. Vorrei dedicare la mia vittoria a lui. Era uno dei miei più grandi sostenitori”.