“Il peggior halftime show di sempre”. E questo tweet si prende insulti di ogni tipo, soprattutto del “boomer” generando 628 commenti, 321 retweet e 1.211 like. Numeri non proprio da boomer, insomma. Anzi, Doyle Brunson, l’ottuagenario “Grandpa” del poker Usa e mondiale, su questo social è proprio uno dei più attivi dalla sua fondazione.
Il commento, però, stavolta non è piaciuto a molti follower e, chi l’ha visto, ha apprezzato tantissimo lo show di Dr.Dre, Kendrik Lamar, Mari J. Blige, Snoop Dogg e persino Eminem.
Jennifer Harman è stupita: “Davvero? A me è piaciuto molto!”. E tra i commenti di questa reply una certo Kris Kullman osa di più: “Sei vecchio e bianco, ti amo amico mio ma non ne hai idea”. Un altro follower gli dirà: “Sarà che i tuoi cantanti preferiti sono tutti morti”. E un altro: “Frank Sinatra non era disponibile”, come per far notare come l’evoluzione musicale sia un fatto e qualcosa è cambiato, anzi, molto più di qualcosa.
Per Doug Polk è un commento a caso e usa un po’ di sarcasmo: “L’anno scorso l’avevi visto? E l’anno prima ancora? Qual è stato il migliore recentemente?”.
Qualcuno lancia un’ipotesi di razzismo in queste pochissime parole nel tweet di Doyle. Ma in molti lo riprendono subito dicendo: “Stai scherzando vero?”.
Forse Brunson pensava di trovare sul palco George e Kenny Rogers, dice un altro utente. E ancora un certo Ralph: “Rispetto il tuo gioco ma devo essere onesto con te, non ci interessa se ti è piaciuto o meno”.
Sono tantissimi i commenti e, in ogni caso, Doyle avrà pur diritto ad esprimere un suo legittimo gusto? Lo show è stato pauroso e deve insegnare a tutto il mondo come si organizzano intrattenimenti del genere. Ma forse il nostro “nonno pokeristico” poteva evitare ed essere più morbido?