Norman Chad: 'Criteri per la Poker Hall of Fame assolutamente da rivedere'
Poker Hall of Fame da rivedere secondo Norman Chad, storico commentatore Espn e player ai tavoli. Attualmente è un membro della giuria.
“La Poker Hall of Fame ormai ha più poco senso e come elettore dei Poker Hall of Fame vorrei provare a risolvere questa situazione.
Norman Chad, una delle voci più famose del poker, ha aperto un dibattito assai importante. Secondo lui la Phof sta diventando troppo Usa-centrica e l’idea sarebbe quella di cambiare il sistema di voto.
Il problema è rappresentato dalle nomination. Queste sono quelle di quest’anno: Chris Bjorin, David Chiu, Eli Elezra, Antonio Esfandiari, Chris Ferguson, Ted Forrest, Mike Matusow, Chris Moneymaker, David Oppenheim e Huck Seed.
Solo Bjorin viene dalla Svezia ed è l’unico pro che non gravita intorno al mondo Usa visto che Elezra e Esfandiari, pur avendo origini israeliane e iraniane sono ormai americani d’adozione.
Nel 2016, Carlos Mortensen è diventato il primo candidato non statunitense della Hall of Fame, nel 2017 è toccato al mito Dave Devilfish Ulliott. Per Chad troppo tardi e troppo pochi nomi e “questa situazione va corretta”, ha dichiarato a CardsChat.