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Phil Ivey non va alle Wsop perché è un No Vax

28 ottobre 2021 - 15:14

La rivelazione a Dwan durante una diretta streaming: Phil Ivey non va alle World Series of Poker perché è un No Vax.

Scritto da Ca
Phil Ivey non va alle Wsop perché è un No Vax

Non c’entra il rischio che il Borgata Casino di Atlantic City gli confischi le vincite visto che, come avevamo già detto, aveva giocato all’Hustler Casino sempre sul suolo Usa, e in piena diretta streaming. Il problema di Phil Ivey è il Green Pass. Sì perché, come riesce a fargli dire seppur in maniera indiretta l’amico e avversario di tavolo, Tom Dwan, il Tiger Woods del poker non sarebbe vaccinato.

La domanda di durrrr è stata diretta e Ivey ha borbottato qualcosa scuotendo anche la testa: “Non sono mica un porcellino d’India io!”. Insomma, la contestazione sarebbe sull’aspetto sperimentale del siero che, in verità, è stato già somministrato a miliardi di persone nel mondo. E anche le principali associazioni farmaceutiche mondiali hanno riconosciuto (lo Pfizer al 100%) come non più sperimentale.

E per questo Phil non può scorrazzare per gli enormi corridoi e le vaste sale del Rio Casino di Las Vegas, sede delle World Series of Poker. Wsop dove è necessario aver completato il ciclo vaccinale per poter sedere ai tavoli. E non sono pochi i pokeristi no vax ad aver scelto di rinunciare

Stando a questa rivelazione Phil Ivey non è vaccinato. In quanto tale, non può mettere piede nei corridoi del Rio. Oltre a lui la bella e brava Kristen Bicknell che sul suo account Twitter è piuttosto diretta, anzi, assai ostile all’obbligo vaccinale. Ovviamente anche con le World Series.

Chris Moneymaker è stato contento dell’inserimento del Green Pass ma, alla fine, non è ancora volato a Las Vegas a quanto ci risulta.
I dati di molti tornei sono in calo, è vero, mancano anche gli europei che non sono riusciti a gabbare il blocco aereo. Ma che finora non ci sia stato nessun contagio e nessun focolaio è una notizia meravigliosa per il futuro del poker quando la pandemia, invece, torna a crescere in molti paesi d’Europa. Si può giocare e in sicurezza con questi protocolli sanitari!

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