Secondo un terzo dei poker players si gioca meglio dopo aver provato un orgasmo. Per la precisione il 32.6% mentre il No si aggiudica un 13,1%. E gli altri voti? Qui viene il bello. Ma facciamo un passo indietro. Il sondaggio non è di un istituto accreditato e, forse proprio per questo, ci fidiamo di più. A lanciarlo è l’utente di Twitter, Lynne, appassionata di poker nei tornei più importanti e anche vlogger e influencer che, come dice lei “ama l’azzardo, la lettura e postare i suoi nudi”.
La sua domanda era un po’ più diretta: pensate che si giochi meglio a poker dopo aver eiaculato o essere venuti? Hanno votato in 4.057 e un terzo pensa che sia davvero meglio giocare dopo essere stati soddisfatti dalla propria amante. Per appena il 13,1% la risposta è No ma gli altri cosa hanno risposto. Una delle opzioni era “non ci avevo mai pensato”, una specie di popolo di indecisi per il 31%, di poco sotto a chi ha votato SI.
Il restante 23,3% ha votato solo per vedere il risultato, “show results” in una sorta di voyeurismo e non sapremo mai che opinione hanno. Forse volevano capire cosa ne pensavano i colleghi.
Tante le risposte anche eccellenti come quella di Jennifer Shadade, collegamento vivente tra poker e scacchi: “Questo tema è importanti e ogni tanto viene fuori tra le giocatrici di scacchi. La saggezza dice che gli uomini giocano peggio e le donne meglio dopo il sesso. Ma è puramente aneddotico e non basato su uno studio di ricerca vera che arrivi finalmente in fondo”.
John Allan Hines racconta una cosa curiosissima: “La mia ex mi ha fatto venire in pausa cena al Day1 di un Wpt e ho imbustato. Aveva capito che questo forse era servito e ha continuato ogni giorno fino al Day4 quando, però, sono uscito 21esimo”. Una bella correlazione non v’è dubbio.
Casper Gill, invece, aveva scoperto che “quando mi masturbavo mentre giocavo online, grindavo peggio per colpa di molti timeout”.
Ottimo l’apporto di Enzo Gorlomi che commenta: “Penso che abbiamo bisogno di Barry Greenstein per chiarire la cosa. Nel suo libro ‘Ave on the river’ ha trattato l’argomento”. E in effetti viene postato un passo del libro in cui si dice che “la frustrazione sessuale è più forte nei maschi che nelle donne e, queste ultime, usano spesso proprio il sesso per rilassarsi”. Un bel contributo, non c’è che dire.
Simpatico Kazoda: “Non credo che il sesso influisca sul mio gioco ma di solito è un’enorme distrazione per il resto del tavolo quindi mi hanno chiesto di fermarmi”.
Sono tantissime le storie di atleti che addirittura giocavano a calcio ad alti livelli (ci viene in mente Gullit su tutti) e non hanno mai avuto ripercussioni sulle loro prestazioni. Se si è sufficientemente riposati essere rilassati ancora di più può aiutarci a prendere decisioni in maniera oculata.
Sarà difficile rispondere in maniera precisa sulla base di uno studio dedicato. Chi potrebbe finanziarlo? Meglio provare sulla propria pelle, tanto la run e le skills per una notte di sesso non verranno di certo intaccate.