Da una decina (c’è chi dice dodici) manifestazioni d’interesse ad una rosa di tre soggetti. E venerdì prossimo 8 aprile il poker live al Casinò di Campione d’Italia verrà affidato. Slitta ancora, non senza creare problematiche a chi prenderà la gestione del ramo della sala da gioco dell’enclave italiana in Svizzera, la decisione su questo asset del casinò che ha riaperto a inizio 2022 e che dopo un paio di mesi avrebbe dovuto organizzare i primi eventi di Texas Hold’em oltre al cash game atteso dai reg che amavano giocare lì.
Doveva avvenire tutto il 4 aprile, come aveva annunciato la casa da gioco stessa che aveva fissato il consiglio di amministrazione poi tramutatosi in una specie di preconsiglio, e non proprio un consiglio di amministrazione.
Ma c’è stato l’ennesimo slittamento anche se ormai i tempi per conoscere il nome del futuro gestore dei tornei di poker al Casinò Campione d'Italia sono ormai strettissimi, come ha già confermato al verticale casinò di Gioconews.it l'amministratore delegato Marco Ambrosini: "Sono in corso ulteriori approfondimenti ma credo che nel consiglio di amministrazione convocato per venerdì prossimo, 8 aprile, assumeremo una decisione".
Come detto anche la rosa dei candidati si è ristretta tenendo conto che all'avviso per la presentazione di manifestazioni di interesse indetto dalla Casa da gioco avevano risposto una decina di soggetti: "Abbiamo tre possibilità che stiamo valutando", aveva anticipato Ambrosini, senza ovviamente sbilanciarsi sui nomi.
Come detto, l'appuntamento è per il pomeriggio dell'8 aprile: "E poi la sera saremo tutti assieme all'inaugurazione del ristorante al settimo piano", vale a dire "Le terrazze di Campione d'Italia". Come noto, infatti, la partita della ristorazione si è chiusa e il servizio per la gestione del servizio è stato affidato alla società Mati Srl.
Il ristorante c’è e il poker, si spera, anche. Tuttavia se verrà confermato lo spazio del terzo piano come luogo deputato all’organizzazione di eventi (col salone delle feste del nono piano che rimane uno spazio ideale per tornei dal grande clamore nazionale ed europeo) ci sarà da partire con lavori di adeguamento dell’area che qualsiasi gestore sarà costretto a fare. Tra progettazione e approvazione dei lavori e l’effettuazione degli stessi potrebbero passare un paio di mesi almeno ai quali si aggiungerà la fase di rodaggio e quindi di promozione di un primo evento importante. Ovviamente in base ai piani dei soggetti coinvolti.
Insomma c’è il rischio che buona parte della stagione pokeristica e alcune date importanti saltino andando direttamente ai mesi estivi o a settembre. Per qualsiasi organizzazione i piani industriali presentati, quindi, rischiano di essere ancora una volta modificati. Ma, tant’è. La scelta rimane comunque critica perché non si tratta di un gioco qualsiasi o di un table game tradizionale da casino. Quindi bene la riflessione attenta di Ambrosini e i suoi su un’attività complessa e che si inserisce in un ecosistema profondamente cambiato nel corso degli ultimi anni quando la sala da gioco è rimasta chiusa.