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Ty Stewart (Wsop): 'Orgogliosissimi dei numeri dell'evento #1 del Circuit Italy'

18 marzo 2017 - 12:48

Circuit Campione d'Italia, la soddisfazione dei vertici Wsop e Caesars Entertainment per i numeri dell'vento #1, i commenti di Ty Stewart e Simone Ricci. 

Scritto da Cesare Antonini

“Questa è una notizia veramente importante di cui dobbiamo essere orgogliosi. Abbiamo riportato un grande evento sulla scena italiana del poker live e tutti noi e tutti quelli ci stanno lavorando devono essere soddisfattissimi di questi numeri”. E’ il commento di Ty Stewart, executive director delle World Series Of Poker, alla notizia dei dati dell’evento #1 del Circuit di Campione d’Italia che ieri, venerdì 17 marzo, chiudeva gli starting flight con il day1C, e totalizzando 1.378 entries (300+359+719) per 668.300 euro di cui 150.000 al primo. 

“Internamente siamo stati molto soddisfatti - ha spiegato Simone Ricci director  events and sponsorship di Caesars Entertainment ai microfoni del Campione Poker Team - il circuito internazionale del brand sta riscuotendo ottimi numeri sempre in crescita e questo secondo appuntamento italiano ha fatto registrare il record dell’edizione italiana con i suoi quasi 1.400 buy in pagati. Ovviamente per un bilancio totale aspettiamo tutto lo svolgimento dell’evento ma questo è già un segnale importantissimo”.

Ricci segue da vicino proprio lo sviluppo dell’international circuit Wsop: come si colloca questo risultato tutto italiano? “Non è il record del Circuit ma è sicuramente top 5 a livello internazionale. Ci sono dei mercati, come il Brasile o alcune properties come Rozvadov, ad esempio, che hanno registrato numeri più alti sia con lo stesso taglio del buy in che a costi d’ingresso più alti. Sono location dove le condizioni sono totalmente differenti ma, in relazione al mercato italiano, siamo sicuri che possa essere un risultato di grandissimo livello”. 
Quanto c’è di Wsop Usa in questo stop italiano? “Tanto e niente. Parlando delle strutture, ad esempio io e Gregory Chouchoun, che ci occupiamo del Circuit da vicino, siamo riusciti a cambiare l’approccio agli schedule da parte delle Wsop. Prima i programmi erano intoccabili e tutto il mondo si doveva adeguare a quelli Usa. Ma la nostra idea era quella di pretendere qualità dalle organizzazioni e dalle location ma di adattarci al mercato di riferimento. Inutile giocare certi buy in e certe strutture in Italia o in Francia come se stessimo negli Stati Uniti. La bontà dei numeri di tutte le tappe lo testimonia e siamo soddisfatti di aver portato questa innovazione in un circuito che si sta espandendo sempre di più e che sta quasi superando a livello internazionale i numeri di quello domestico”. 

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