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Una poker room e un drug shop nascosta in un negozio di alimentari

22 ottobre 2020 - 07:53

Il proprietario di un negozio spagnolo è stato accusato di aver gestito una sala da poker illegale e un'operazione di traffico di droga in lockdown. 

Scritto da Cesare Antonini

All'apparenza era un negozio di alimentari gourmet, di ottima qualità. Sotto Covid-19, però, era diventato uno shop di droga e anche una poker room illegale. Forse pensando di passare inosservato durante il lockdown dei mesi scorsi. E' successo in Spagna, ad Alicante. Ma tutto è saltato per merito di una soffiata.
Così, nei giorni scorsi, la polizia ha fatto irruzione a colpo sicuro in quel locale che, ormai, c'aveva preso gusto col business illegale. E' proprio il caso di dirlo visto che le partite si tenevano nella cantina dei formagi e dei vini pregiati. Qualche player italiano andrebbe in visibilio per questo particolare "format" di room dal vivo. E, ovviamente, se fosse legale, sarebbe un sogno.
La città portuale di Alicante è comunemente associata al sole, al mare, alla sabbia e ai tanti britannici che vi si recano in vacanza. Pertanto, la notizia di una bisca ha fatto notizia nei giornali locali.

Secondo il rapporto della polizia,si giocava cash game con un mix inebriante di alcol e cocaina. Non solo le droghe venivano consumate nei locali in questione, ma venivano anche vendute. Nell'ambito del raid, gli agenti hanno sequestrato 12 pacchetti di cocaina pronti per la vendita e 420 euro in contanti, scoprendo anche come il proprietario del negozio era riuscito fino a quel momento a non essere scoperto. I giocatori venivano invitati ad entrare dalla porta principale del negozio dopo l'orario di chiusura. Il proprietario aveva quindi rimosso uno scaffale dove era esposto il cibo dietro il quale c'era una porta nascosta che conduceva a una stanza sul retro dove si potevano accomodare fino a 40 persone per giocare poker mentre gli altri locali erano chiusi e inaccessibili.

Anche senza le restrizioni Covid-19, i giochi di poker privati ​​sono illegali in tutte le parti della Spagna, inclusa Alicante. I raid precedenti mostrano che le autorità spagnole prendono una linea dura contro i trasgressori. Nel 2014 un proprietario di un bar a Velez-Malaga ricevette una multa salatissima per aver ospitato un torneo di poker da € 30.
In Spagna i contagi da coronavirus continuano a salire e crescono anche i morti per questa grave tipologia di Sars. Si fa strada l'ipotesi di un nuovo lockdown ma la poker room in questione non potrà più intrattenere i players. E meno male.

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