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Gabriele Lepore: 'Poker online pazzesco, ora via il Dignità e al via la condivisa'

25 marzo 2020 - 16:10

Gabriele Lepore, poker player e staker analizza il momento del settore e propone una serie di misure utili per tutti, giocatori, aziende e Stato. 

Scritto da Cesare Antonini

“Field quintuplicati, aumento dei depositi e un’occasione per riportare all’attenzione della politica sia la liquidità condivisa con gli altri paesi europei sia il superamento del decreto Dignità. Non siamo qui per fare solo affari e maggiore raccolta e vorremmo far capire quanto potrebbero essere utili questi provvedimenti per la protezione dei giocatori, per la sostenibilità delle aziende di gioco che subiranno una grave crisi e per l’erario che avrà bisogno di maggiori entrate”. Gabriele “Galb” Lepore analizza con Gioconewspoker.it, il momento positivo del poker online, settore dove lavora da anni, da player semplice, grinder della prima ora, a professionista e, adesso, staker di un gruppo di players su Sisal Poker e tantissime room.

Com’è il momento del poker online in quarantena mondiale? “E’ evidente che tutti stiano giocando di più - attacca Lepore - chi lo faceva per lavoro ha comunque sempre investito tempo e soldi ma adesso gioca di più rispetto agli standard normali. Mentre chi era un player occasionale e prima preferiva spendere il tempo libero anche con altri intrattenimenti, adesso si ritrova tra le mani un passatempo che comunque sta riscoprendo e stando a casa gli convente di passare molto tempo. I field sono facili, quindi, ma per noi staker e per i professionisti significa rischiare perché si swinga di più. Ovviamente se si gestiscono bene le finanze e giochi come devi i rischi diminuiscono sensibilmente”.

Non è solo il poker a guadagnarci: “Non ho il polso della situazione ma credo che casinò bingo e altri giochi online abbiano incrementato molto la raccolta. Ma, in generale, a crescere è tutto il settore digital, da Netflix ai videogiochi, gli eSports e tutta una serie di intrattenimenti in cui c’è anche il poker online”.

Cosa succederà dopo il Covid 19? “Finita questa cosa l’economia cambierà e non funzionerà tutto come prima e potrebbe succedere che il mondo dell’azzardo tenderà a crescere un po’ di più - in effetti le previsioni global parlano di un +2,5% a fronte di un decremento enorme di tutto il mondo del Gambling - e, nel breve periodo, potrebbe anche non essere uno scenario negativo per il Governo. Ci tengo a ribadire che siamo consapevoli dei rischi connessi al gioco e non siamo qui per far rovinare vare la gente ma per intrattenerla e sappiamo che esistono problematiche che personalmente ho anche affrontato. Ma se si ricavano risorse per l’emergenza economica e sanitaria per colpa del Covid 19 è giusto che l’erario riscuota qualche economia”.

Affrontiamo i due temi, la liquidità e condivisa e il decreto Dignità: “Unire i tavoli con le altre nazioni che fanno già parte del mercato europeo significherebbe dare un’ulteriore spinta al punto it già in crescita e a tutte le piattaforme - spiega Lepore - il Dignità, invece, alla luce dei fatti mi sembra un decreto che sta rivelando tutta la sua inutilità e sta castrando un settore che produce soldi per tutti, dalle aziende ai players fino all’erario. E in questo momento il gioco online potrebbe anche aiutare i concessionari dello Stato italiano che hanno solo questa fonte di entrata per cercare di sostenersi, specie per i più piccoli”.

E poi una proposta: “Ripeto, non vogliamo solo lavorare e fare rake ma se togliamo il decreto Dignità potremmo anche accettare un aumento del prelievo statale sulla rake  stessa di mezzo punto o di un punto percentuale. Si potrebbero creare molte risorse per l’erario”.

Una tua “collega”, Giada Fang, proponeva di studiare qualche azione per aiutare i players in questa fase: “Sicuramente tutti quelli che si sono avvicinati ora non vorrei farli allontanare e se fossi una room cercherei qualche forma di bonus, di rake back e iniziative del genere”.
E, in conclusione, Lepore ribadisce il senso di queste proposte: “Chi leggerà queste parole non dovrà farlo in malafede, il nostro intento è positivo e vorremmo collaborare per aiutare tutte le parti in causa. Abbiamo visto in questi giorni la crescita della raccolta che dimostra ancora una volta che la pubblicità del gioco d’azzardo non è il problema che si è voluto dipingere , chi vuole giocare gioca lo stesso. Come si spiega l’incremento dei field in questi giorni? Il problema è la mancanza di conoscenza del settore sotto tanti punti di vista. Noi vorremmo collaborare ma finora è stato impossibile e gli effetti di alcune politiche, è sotto gli occhi di tutti, sono stati minimi e insufficienti per ciò che pensavano di voler combattere”, ha concluso Gabriele Lepore.

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