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Giannino Kart e l’utilizzo dei reverse tell per farsi pagare i tre poker all’Ept Parigi

28 febbraio 2023 - 12:49

Chiudere tre poker e non arrivare a premi al main dell'Ept, il racconto di Giannnino Kart che ha utilizzato i reverse tell per massimizzare i pot.

Foto Eloy Cabacas

Foto Eloy Cabacas

“In tutti questi anni avrò chiuso due, forse tre poker nel No Limit Hold’em. Al Day1 dell’European Poker Tour di Parigi ne ho chiusi tre nella stessa giornata ma senza vincere i massimi e uscendo appena iniziato il Day2. Ma sono contento, ho giocato molto bene e alla fine ho sfiorato il titolo centrando comunque tre ottimi cash”. Appena tornato da Parigi, Giovanni “Giannino Kart” Salvatore c’ha raccontato questo magico tris di poker (scusate il gioco di parole) rivelandoci anche un utilizzo molto intenso dei reverse tell. Del resto un player che gioca da tanti anni e ha vinto oltre 900mila dollari frequentando tantissimi tornei, tutti i tipi degli eventi e tutti i circuiti, di esperienza, alla fine, ne ha da vendere. 

Andiamo subito al racconto di “Gianninò”, come l’abbiamo ribattezzato alla francese: “Sì, ho centrato tre poker e tutti e tre li ho fatti pagare totalmente agli avversari anche se, purtroppo, non ero proprio deep. Va detto che al main Ept la ‘pallina’ non la vedi in alcune dinamiche e quindi o rilanci in un certo modo oppure rischi di soccombere. 3bet o 4bet ma poi se al flop al turn non prendi difficilmente ti lasceranno il piatto. 
Insomma al primo poker mi trovo fuori posizione con coppia di 7, un player apre il gioco, c’è una 3bet e io mi appoggi e chiama anche l’originale raiser. Flop: Q77 e mi sono detto, speriamo che abbiano preso almeno con AQ o KQ e invece uno dei due aveva AK. Il primo esce puntando e giochiamo tutti. Ma prima di chiamare ho iniziato una sceneggiata napoletana, ho fatto finta di deglutire, di sentirmi a disagio, di tiltare, guardate ci voleva la telecamera (e ci rimpiangiamo di non essere lì, Ndr). Alla fine al turn l’original raiser aumenta il volume della puntata e riceve un call. Proseguo con i miei tell e decido di non mandarle tutte perché ero rimasto con 9mila e potevo farli passare. Al river la mia faccia era ancora fintamente schifata e c’è un check, 8mila del secondo player e io snappo. Fold e raddoppio”. 

Poi Giannino si riaccorcia ancora e cerca di risalire rubacchiando qualche piatto. Ma arriva un altro miracolo: “Ero deluso e non ne potevo più perché, poker a parte, non ho mai visto una mano e non ho chiuso neanche una scala. Insomma mi appoggio ancora con A9 anche perché avevo deciso di iscrivermi ancora. Flop, 9-9-10 e mi ritrovo ancora con poche chips e una mano fortissima. Al turn scende ancora un 9 e chiudo il poker raddoppiando da 11k chips”. 

Ma non è finita qui: “Scendo ancora e con 9mila davanti e AK in mano vado ai resti contro il call che aveva 40mila gettoni e JJ allo showdown - prosegue Giovanni - al flop scende KKX e l’avversario continua a chiamare Jack ma io gli dico che sarebbe uscito un altro poker e al turn, infatti, scende. Ti giuro Cesare volevo prendere il tavolo e tirarlo in fondo alla stanza. Prendi tre poker e non riesci neanche ad arrivare a premio dopo che in carriera ne avrò centrati due, Omaha escluso, ovvio”. 
Al Day2 poi Giannino uscirà con coppia di 10 senza neanche andare a premio. 

Picca sfiorata, ok, ma alla fine il bilancio è positivo: “Ho perso l’ultimo torneo in malo modo e perdo un pot da 1 milione con AA in mano e l’Asso di fiori. Sul board scendono tre fiori e l’avversario gira K7 di fiori. Dietro di me c’erano Enrico Camosci e Federico Cirillo a testimoniare questo colpaccio. Ero poi cortissimo e sono rimasto con 250mila chips, il più short penso. Ho aspettato lo spot giusto e sono risalito piano piano per poi perdere l’heads up decisivo”. 

Abbiamo definito un Kart col turbo, e in effetti in questi tornei ti sei trovato molto bene: “Sì perché non potevi sbagliare uno spot. Ho centrato due call al limite con A9 e A8 perché spesso partivo davanti, o con l’Asso o con chi mandava spesso con A3 o A4. Avevo capito questa dinamica e come giocare gli hyper turbo dove devi aspettare e tirare la zampa decisiva”, i risultati parlano chiaro. Forza Giannino!

 

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