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Marzo 'zebrone94' Dell'Unto: 'Sono un recreational player vincente!'

26 marzo 2021 - 17:51

Marco 'zebrone94' Dell'Unto ha vinto l'evento #128 dell'Explosive PKO iPoker Series su 865 entries e si racconta a Gioconewspoker.it. 

Scritto da Ca

Giocare a poker per passione, maturare il proprio gioco in 8-9 anni ed essere anche vincente. La storia di Marco “Zebrone94” Dell’Unto è bella e positiva e rappresenta l’emblema della filosofia di una disciplina che si basa sulle skills ma è anche e soprattutto intrattenimento. E il risultato di questo 27enne (li compie in realtà il primo aprile) napoletano, è davvero la sintesi di tutto questo. E capiremo meglio perché. Riavvolgiamo un attimo il nastro e ricordiamo a tutti che l’evento #128 Explosive PKO delle iPokerSeries da 865 entries e 77.850 totali raccolti l’ha vinto proprio “zebrone94” per una prima moneta da 7.474 euro e una somma di bounty da 4.662 euro per un totale di oltre 12mila euro. Dell’Unto fa parte del team di Francesco “IWasZioPippo” Elefante e gioca su BetBull.it.

Andiamo a capire innanzitutto com’è andato il torneo: “Il Day1 è andato male e ho fatto re entry e sono stato fortunato ho visto tante mani buone e molti spot favorevoli. In realtà non ero manco tanto deep prima del final table, ho avuto sempre una 20ina di bui. Al final table, poi, ho coolerato due colpi a favore e 4 left c’è stata la mano che mi ha portato in chip leading per distacco JJ vs K7. Mi hanno pushato sull’open raise mio e da lì, essendo un torneo PKO, con quello stack ho messo pressione agli avversari e poi sono riuscito a vincere”.

Conosciamolo meglio Marco: “Il primo aprile faccio 27 anni, sono di Napoli e lavoro nell’ambito informatica. Non vivo di poker ma gioco da 8-9 anni anche se mai assiduamente. Sono sempre stato un recreational player ma mi piace informami e confrontarmi. Ho pochi amici qua che giocano a poker ma online o sugli streaming su Twitch riesco ad acquisire nozioni per far crescere il mio gioco. Ho sempre letto e studiato ma non ho mai giocato come reg vero e proprio. E’ un gioco bellissimo, specie per i domenicali dove sono molto stimolato dai montepremi grandi”.

Che giocatore sei? “Mi reputo un giocatore vincente in questi anni nonostante sia un gioco che si basa sul long period e io non ho molti games in carriera. Sono fortunato, un po’ sì. A livello tecnico sono sempre stato autodidatta ma dopo 10 anni molte dinamiche le acquisisci. Col lockdown non ho incrementato il gioco perché nel mio settore non abbiamo mai smesso di lavorare e non avevo mai tanto tempo. Però nel poker è tornata tanta gente che non giocava e il field è decisamente peggiorato col gioco che ha fatto qualche passo indietro. Negli ultimi anni, invece, era tutto molto più saturo e ristretto ai reg con montepremi sempre più bassi”.

Giochi dal vivo? “No, live, no, non ho tempo e non riesco ma in generale è un gioco molto più lento e per questo preferisco l’online. A Natale qualche partita con gli amici la gioco ma non ho mai frequentato neanche i circoli della mia città, si fa troppo tardi!”.

L’amore per il poker è sbocciato subito dopo la maggiore età? “Sono nato con Pokeritalia24, lo guardavo dalla mattina alla sera. Amavo  Tom Dwan e Phil Ivey, quando c’erano loro non mi perdevo una puntata. Di questo livello non conosco nessun player ma se non giocavo mi guardavo il poker ed ero appassionatissimo di questi meravigliosi pro. Ora tutto si è spostato su Twitch ed è un po’ cambiato come format e come esperienza. Forse si è un po’ persa la passione ma giocare rimane sempre una grande passione per me!”.

Napoli per noi è sinonimo anche di Sammartino nel poker, lo conosci? “No, Dario di persona non lo conosco e non l’ho mai incrociato perché, come detto non gioco dal vivo. Ovviamente so tutto dei suoi successi seguendo il settore e penso che sia davvero il più forte in Italia e riesce a fare la differenza a livello mondiale”.

Che sogni hai e cosa farai dopo questa vincita? “Nessun sogno nel cassetto se non vincere un altro super evento online. Non devo togliermi nessuno sfizio per fortuna perché ho sempre lavorato e ho sempre avuto quello che desideravo. Il periodo non è il massimo nel Mondo e penso che una parte la terrò come riserva e continuerò a giocare l’Explosive e magari qualche pomeridiano in più!”, conclude Marco Dell’Unto.

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