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Begni ora pensa alle Wsop: 'Volevo vincere OTB34 ma l'importante è la good run'

31 gennaio 2017 - 17:38

Roby Begni, runner up a Only The Barracudas 34 e pro del team Cpt, racconta il suo torneo e i suoi programmi per il futuro. 

Scritto da Cesare Antonini

"Potevo e volevo vincere ma Maurizio Melara è stato solidissimo e, alla fine, ho perso con l'unico giocatore in grado di vincere due volte Only The Barracudas. Io ero arrivato terzo nel 2015, sono reduce dalla seconda posizione nel primo National Heads Up e ora questo risultato. Voglio sempre fare primo ma sono soddisfatto del piazzamento e speriamo che la run del 2017 sia questa e non somigli al 2016". Roby Begni, player italosvizzero e membro del Campione Poker Team, commenta con Gioconews.it la seconda piazza centrata nella 34esima edizione di Only The Barracudas. Un risultato ottimo comunque e arricchito da un evento che ha toccato quota 1.556 entries superando ampiamente il garantito da 120.000 euro e attestandosi sui 183.000 euro. 

 

Com'è andato il torneo? "Sono stato quasi sempre deep arrivando al day2 con ben 132.000 chips per togliere dalla busta del day3 ben 920.000 gettoni. Come detto non metterei la firma per chiudere sempre runner up, meglio vincere. Anche perché se non mi scoppiano AT con T4 vado ancora più deep e posso giocarmela ancora meglio. Ero contrario al deal e non ho mai pensato di accontentarmi ma Maurizio Melara è stato molto solido e alla fine ha vinto il torneo per la seconda volta meritatamente. Comunque guardando adesso il podio del torneo (terzo Predrag Budakovic, altro ottimo player, ndr) penso che le posizioni finali rispecchino li livello dei giocatori in questo grande torneo".


Mani determinanti? "Ho foldato TT contro KK di oppo che aveva open shovato già 3 volte. In questo caso pushava da Utg e sicuramente altri li avrei chiamati. Io ero sul bottone. Ma con lui ho passato diretto. Ovviamente avevo history dopo averci giocato contro per tutto il day2. Poi lo scoppio contro T4 mi ha penalizzato abbastanza mentre contro Predrag (Budakovic, ndr) avevo trappato benissimo le mie 'dame' riuscendo a salire nel count".


A mente fredda ottimi 23mila euro e in tasca il ticket Wsop Circuit per l'evento #1 da 500mila euro in palio: "Un risultato che per me è aria fresca e mi fa pensare con maggiore ottimismo al 2017 che sembra partito meglio rispetto alla bad run del 2016. Di sicuro ora la mente vola al Wsop Circuit di marzo qui a Campione d'Italia, quindi all'IPO24 di aprile e infine alle Wsop di Las Vegas dove tornerò sicuramente".

Tu che fai parte del team pro e che conosci alla perfezione la realtà, ci puoi spiegare il successo di questa location e di un format come il 'Barracudas' che ha registrato uno splendido risultato con questa special edition targata Wsop? "La location di Campione d'Italia fa sempre il suo splendido lavoro e i format sono ottimi. I risultati che si stanno registrando sono magnifici e in prospettiva c'è un evento bellissimo come il Wsop Circuit Italy (13-27 marzo, ndr). In ogni caso si sta giocando in un casinò e in una struttura come quella di Campione che può contare su una grande organizzazione come la Cpt del ceo Andrea Bettelli. Ormai brand come IPO, Barracudas, PMW e ovviamente Wsopc rendono ancora più importante l'esperienza di gioco dei players. In più è fondamentale che il casinò continui a credere molto nel poker come gioco e disciplina in grado di portare players e valore. Oltre alla comunicazione buona e puntuale che negli eventi importanti aiuta ancora di più a rendere speciali questi tornei magnifici".
 

Ottimi numeri ma anche un ottimo field e una bella giocabilità: "Quasi 1.600 entries seppur ripartiti in sette flight è un numero importantissimo ma c'era anche tanta qualità ai tavoli e il field del final day lo conferma. Così come chi si è piazzato davanti. Il bis di Melara anche, è un altro segnale. In tanti vengono a giocare per somme importanti, dai 30 ai 50mila euro per un buy in di appena 155 euro".

Qual è il segreto per giocare bene questo torneo? "Nessuno ma è importante passare al day2 perché al day1 con un buy in basso e la possibilità di fare re entry anche su più giorni, si tende a speware spesso. Il field, come detto, è buono ma è anche mixato con tanti occasionali. In più c'è chi entra con mani marginali per hittare e fare miliardi di chips. Ma se non giochi bene e sei chip leader al day1 poi potresti ancora non arrivare al day3. Il vero poker si gioca al day2. Un'ora di livelli di gioco e la struttura garantiscono, per chi ha più skills, di andare avanti sempre al netto degli scoppi che accadono. Se passi al day3 dal day2 puoi già considerarti un ottimo player che ha raggiunto in parte il suo obiettivo".
 

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