Tony G come Renzi? Basta con la politica anche in Lituania e ora business e più poker
Tony G lascia definitivamente la politica e annuncia nuove idee di business e un ritorno molto più convinto ai tavoli da poker.
Crisi di Governo anche al parlamento della Lituania? Probabilmente no ma pare che la carriera politica dell'icona del poker Antanas "Tony G" Guoga sia terminata per il momento.
Tony G ha annunciato le sue dimissioni dal parlamento lituano tramite Twitter, con il Baltic Times che ha fornito un breve resoconto della situazione. E ora cosa succederà? Easy, Tony ha intenzione di concentrarsi sugli affari e di giocare più a poker in futuro, musica per le orecchie dei suoi numerosi fan che ricordano i suoi giorni migliori come una delle principali attrazioni del gioco. Ed è anche un imprenditore del settore che ha portato molte innovazioni cercando sempre di spingersi oltre rispetto allo status quo del mercato.
In verità nell’ultimo anno e mezzo Antonas si era rimesso a giocare spesso, complice l’amicizia con Leon Tsoukernik che organizzò anche un super torneo di Pot Limit Omaha, variante preferita dal festeggiato, proprio per lui nel giorno del suo compleanno.
"Penso che la politica lituana abbia bisogno di nuove persone e di nuova linfa e voglio cambiare politica", ha detto Guoga. “Anch'io sono stato abbastanza fortunato da avere un discreto successo nella mia vita e ho nuove idee e spero di ispirare anche gli altri a entrare in politica. Penso di poter portare molto sul tavolo con la mia esperienza nella vita e negli affari".
La sua mossa nel 2014 ha fatto notizia e i rendimenti iniziali sono sembrati positivi. Tuttavia, le cose hanno preso una svolta negativa negli anni seguenti.
In primo luogo, è stato nominato nei cosiddetti "Paradise Papers" che descrivono in dettaglio gli interessi commerciali precedentemente non divulgati di alcuni politici e celebrità. Poi la prima “trombatura” al Parlamento europeo nel 2019.
Tuttavia, è rimasto un membro del parlamento lituano, assicurandosi un seggio alla fine del 2020. Sembra che uno scontro con un membro del partito laburista sia stata l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso, secondo The Baltic Times: "Me ne vado, prima di tutto, perché non voglio trarre in inganno queste persone. Sento una grande responsabilità nei loro confronti, ma allo stesso tempo, vedo che con il Partito laburista è impossibile rispettare ciò che avevo promesso prima delle elezioni ", ha detto.