Due anni di turnover da 1 milione € al poker online e percepiva il Reddito di Cittadinanza
Percepiva il Reddito di Cittadinanza mentre per due anni movimentava un turnover da 1 milione € al poker online.
Continuano i controlli della Guardia di Finanza per individuare i cosiddetti “furbetti” del Reddito di Cittadinanza, cioè chi percepiva il sussidio omettendo di dichiarare beni e redditi diversi nell’autocertificazione Isee necessaria per candidarsi all’ottenimento dell’aiuto.
Le fiamme gialle de La Spezia hanno denunciato 35 persone che hanno irregolarmente percepito il Reddito di Cittadinanza nel 2019 e 2020 per un valore totale di circa 254.000 euro. I casi sono stati segnalati all'Inps per la revoca ed il recupero del beneficio anche se, in molti casi, potrebbe essere impossibile ottenere indietro le cifre.
Fanno ancora parlare i casi legati al gioco online. Nella norma fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle si vieta l’utilizzo del sussidio per puntare su qualsiasi verticale di gioco pubblico autorizzato da Adm. La premessa è la solita: il calcolo sulle cifre può essere facilmente confutato visto che si parla sempre di turnover e non di vincite al netto delle perdite e delle spese. Il problema, più che altro, è come mai chi percepisce il Rdc riesce a movimentare 1 milione di euro o a puntare e fare ricariche sul conto gioco per oltre 60mila euro. Sono, infatti, i due casi di persone dedite al gioco scoperte a Sarzana: un giocatore di "poker online", il quale, in un biennio, ha scommesso oltre 1 milione, e una signora che ha effettuato ricariche per quell’importo, investendo, tra gli altri, anche i 10.000 euro derivanti dal sostegno economico. E questo è veramente vietato.