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IR riceve la delega Csen-Coni: 'Ma la strada per il poker legale è lunga'

22 ottobre 2013 - 14:02

“Abbiamo ottenuto una delega nazionale interna, da parte dello CSEN, primo tra gli enti Nazionali riconosciuti dal CONI (Enti Promotori) , cosa significa questo ? Semplicemente ma non banalmente, un’attenzione manifesta ed ufficiale per la nostra disciplina da parte di un importante interlocutore del CONI, l’essere poi delegato interno nazionale per tale disciplina è di sicuro una novità rilevante, che ci consentirà di percorrere la “lunga e difficile” strada del riconoscimento sportivo al Coni.

Scritto da Ca

Ma da qui ad affermare come altri pericolosamente fanno, di essere ad un passo dal comitato olimpico o addirittura di preannunciare il possesso di un magico documento con partecipazione del CONI, ne passa”. E' l'annuncio di Domenico Tresa, presidente di Italian Rounders che arriva dopo mesi di lavoro e contatti con l'ente promotore dello sport in questione.

 

Tuttavia arrivano anche precisazioni determinate e determinanti: “In uno scenario di grande confusione per il poker italiano, e di sempre più frequenti annunci di progetti collettivi, associativi e federativi, si creano di fatto informazioni male interpretate, o spesso volutamente mal poste, con l’intento di creare clamore, generare aspettative e acquisire facili consensi – precisa Tresa - vorrei ricordare inoltre che il progetto di network associativo , è di fatto il nostro punto di partenza storico, ed è documentato e verificabile, che siamo stati i primi in tal senso solo dopo quasi un anno nasceva Figp ed ancor dopo le altre autoproclamate Federazioni (fatta eccezione per FIPOS) , quindi non stiamo improvvisando nulla, ma prendendo atto dal mutato scenario normativo, abbiamo rimodulato l’azione volta all’obiettivo di continuare a sviluppare la crescita del Poker Live in Italia. Il nostro sito web IRLIVE è visibile da 1 anno e quindi non è la manifestazione attuale di chi vuole correre nella giostra del poker Live”.

Un progetto che, stando ai dati Ir, ha già avuto l’adesione di 20 strutture in Italia.

E ancora: “L'ingannevole comunicazione di alcuni, indubbiamente procurerà qualche facile affiliazione di Associazioni\Club poco informati, ma dall’altro può causare effetti totalmente contrari a quelli desiderati da tutti gli appassionati, e cioè una reazione ufficiale negativa da parte del CONI – lancia l'allarme il presidente Ir - ritengo che sia il momento di percorrere una strada tesa al riconoscimento sportivo, ma che ciò si debba farlo senza “urlare”, mettendo da parte demagogia e pubblicità, falsi proclami e promesse (mai mantenute), e avviando un processo concreto, ma corretto che spinga ad un analisi serena delle proposte, che il CONI possa valutare e seguire tale evoluzione in un clima chiaro e che si eviti di accostarsi al CONI come strumento di acquisizione di consensi”.

Quali gli obiettivi e i vantaggi del Network IrLive ? “Regolarizzare le procedure gestionali dei Club , dotando tutti di vademecum e consulenza diretta al fine di essere con lo svolgimento della propria attività, conformi alle regole associative al fine di non incorrere in gravi situazioni con eventuali autorità ispettive. Ciò è sempre stato proclamato da tutti ma mai realizzato realmente, noi vogliamo dare tale possibilità ai nostri Club”.

Un altro obiettivo sembra essere quello di innalzare il livello operativo ed organizzativo della sala , certificandone i sistemi, dal personale di sala, dealer, floorman o arbitri, ai regolamenti, ai sistemi di comunicazione e promozione. E poi? “Creare Format e Campionati nazionali di grande appeal , qualcosa che farà comprendere che le attuali anche apprezzabili ma non sempre regolari iniziative di torneo multisala, sono cose già fatte, coessenziali al concetto stesso di network e con numeri che proiettati su base nazionale saranno da subito molto più interessanti dei vari formati attuali. Dotare le associazioni di strumenti informatici e di marketing avanzati e rappresentare realmente e con una vera identità il movimento associativo proiettandolo in un ambito di legalità più adeguato ai futuri scenari”.

Un progetto che metterà a disposizione strumenti interni per lo sviluppo e la fidelizzazione degli associati. Poi corsi formativi per operatori di sala ed atleti/players , con lezioni collettive in streaming web con Giocatori di rilievo internazionale.

Tanta carne al fuoco, quindi: “C’è tanto altro che troverà luce e dettaglio nelle prossime settimane, ma più di tutto c’è la volontà di fare le cose con serietà e senza 'sorprese' , i nostri progetti sono sempre nati ed andati a buon fine , non lasciamo mai chi ci segue nell’imbarazzo di dover spiegare il perché di essersi fermati con impegni presi a metà strada , perdendo di fatto credibilità e la fiducia degli appassionati. Chiudo dicendo che noi non siamo mai stati d’accordo a percorrere la strada del riconoscimento come una corsa al podio, ed abbiamo aperto in tal senso i nostri orizzonti a sinergie e collaborazioni, e questo rimane un intento chiaro a perseguire il bene comune degli amanti del Poker Sportivo”.

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