La sentenza di un giudice spagnolo che potrebbe salvare poker players e scommettitori spagnoli
I poker players e in generale i giocatori spagnoli esultano: il tribunale di Castilla La Mancha accoglie un ricorso contro le tasse sul gioco.
Una schiarita importantissima, a quanto pare, nella situazione drammatica dei pokeristi online in relazione col Fisco spagnolo. Il tribunale superiore di Castilla La Mancha ha ammesso un ricorso contro l'Hacienda, il Tesoro spagnolo, di uno scommettitore sportivo che era nella stessa situazione di Francisco Pons, campione di scacchi in attesa di capire il suo destino: il Fisco spagnolo ha chiesto mezzo milione di euro di tasse anche se il "chessmaster" aveva perso tutto quel poco che aveva puntato sui tavoli di poker online. Caso che si legava ai drammi dei rounders live, Dragan Kostelic e Jesus Cortes, ancora in attesa di giudizio ma piuttosto spacciati.
La sentenza in questione potrebbe finalmente risolvere le questioni appese di centinaia di giocatori online che Hacienda ha tirato in mezzo in un'operazione in cui rivendicano tasse e sanzioni.
Anche in questo caso, come analizza Poker10, l'inghippo sta nelle leggi fiscali che precedevano il 2011 e che non ammettevano al compensazione delle perdite. Le ispezioni nell'ambito delle attività di gioco stabilito su basi imponibili sballate e terribilmente gonfiate ha portato a cartelle esattoriali da record e sproporzionate. Poi è stato riammesso il risarcimento delle perdite nel 2012 ma ancora un volta dal ministero hanno rifiutato di applicare la retroattività a questa situazione. I fascicoli dell'Hacienda sono andati avanti.
La frase equivale ad aggiungere un'arma nucleare all'arsenale delle difese legali di chi ne è colpito. La giurisprudenza sarà presto parte di tutti i rimedi avviati in processi simili.
"... considerando che, come ha affermato dalla Legge 16/2012, ciò che il legislatore ha fatto nel modificare la norma è quello di "chiarire" il regime fiscale del resto dei giochi, concludiamo che questo trattamento fiscale è mantenuto dalla Direzione Generale di imposte a partire dal 1 ° gennaio 2012 era applicabile anche alle plusvalenze e alle minusvalenze ottenute nel gioco negli anni precedenti al 2012".
Insomma il Tesoro non può applicare criteri diversi per il controllo della stessa attività coperta da un termine arbitrario, come si è preteso di fare così lontano. E la retroattività è stata applicata salvando anche chi aveva contravvenuto la legge prima del 2012.