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Lecco: tra i 70 soggetti che perdono il RdC anche alcuni players online

19 ottobre 2021 - 12:54

Lecco: tra i 70 soggetti che perdono il diritto del sussidio del Reddito di Cittadinanza anche alcuni players online.

Scritto da Gt

Tante vincite di poker e giochi online non dichiarate scoperte dalla Guardia di Finanza di Lecco, nell’ambito delle specifiche competenze del Corpo a tutela della spesa pubblica nazionale, hanno portato 70 soggetti a dover rinunciare al reddito di cittadinanza che percepivano indebitamente.

Le Fiamme Gialle lecchesi, avvalendosi di apposite analisi di rischio elaborate a livello centrale dai Reparti Speciali della Guardia di Finanza e mediante propria autonoma attività info investigativa, hanno verificato i requisiti per la legittima percezione del beneficio di una vasta platea di percettori in tutta la Provincia.

Come noto il reddito di cittadinanza è riconosciuto ai nuclei familiari in possesso, all’atto della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, di particolari requisiti di cittadinanza, residenza, soggiorno, reddituali e patrimoniali, nonché di ulteriori presupposti di compatibilità (tra i quali la mancanza di condanna definitiva, intervenuta nei 10 anni precedenti la richiesta, e di interdizione dai pubblici uffici). Se i requisiti vengono a mancare il cittadino è obbligato a comunicarlo. Una vincita online, soprattutto se ingente, ovviamente cambia la posizione economica e patrimoniale di un soggetto dichiaratosi indigente. Per questo va assolutamente aggiornato l’Isee e qualsiasi omissione costituisce reato e, di sicuro, la rimozione dall’elenco dei percettori del sussidio.

L’attività è stata svolta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lecco e in costante sinergia e collaborazione con l’Inps di Lecco che ha provveduto immediatamente a revocare l’erogazione del contributo agli indebiti beneficiari.

Il totale delle erogazioni pubbliche indebitamente percepite, per le quali è stata avanzata proposta di sequestro, ammonta a circa 500 mila euro. Se non si fosse avviata questa capillare attività il danno erariale per le casse dello Stato e quindi dell’intera collettività sarebbe stato di oltre un milione di euro.

Come detto sui 70 soggetti individuati, 37 sono di origine extracomunitaria, 30 non hanno il requisito della residenza, 12 hanno una interdizione perpetua dai pubblici uffici, 8 non hanno comunicato di avere un familiare convivente in stato di detenzione, alcuni non hanno indicato tutti i redditi percepiti o vincite a giochi online o il possesso di immobili e auto di lusso, mentre altri sono stati individuati mentre lavoravano in “nero”. Inoltre è stato scoperto anche il caso di una persona colpita da interdizione perpetua dai pubblici uffici in quanto condannato in via definitiva per associazione di tipo mafioso.

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