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Attacchi a De Vere Concept già chiariti e sconfessati da Di Matteo un mese prima

17 agosto 2018 - 15:05

Ancora attacchi a De Vere Concept per tornei e poker cash nella Sala Evolution ma gli stessi dubbi erano stati chiariti un mese fa. 

Scritto da Redazione Poker

Da uno scambio di missive tra la Regione Autonoma Valle d’Aosta e i vertici del Casinò de la Vallée che Gioconews.it ha potuto leggere, si evince come l’oggetto dell’esposto dell’assessore regionale Stefano Aggravi presentato in questi giorni alla Procura di Aosta, era stato già chiarito in maniera piuttosto netta dall’amministratore unico Giulio Di Matteo e dal direttore generale Stefano Silvestri, un mese fa esatto.

La dirigente Stefania Magro dell’assessorato delle finanze, delle attività produttive, dell’artigianato e delle politiche del lavoro della Regione Autonoma della Valle d’Aosta, aveva scritto all’amministratore unico del Casinò de la Vallée Giulio Di Matteo in data 16 luglio. Il problema era lo stesso sollevato un mese dopo e piuttosto inspiegabilmente visto il chiarimento in questione, da Aggravi.
 
Questa la missiva della Magro. “Con riferimento all’evento svoltosi nello scorso fine settimana (14 e 15 luglio) è doveroso segnalare un’importante anomalia nell’applicazione del contratto quadro di cui all’oggetto, premesse (D) punto 2 (G) articoli 2.8 e 6.3 nel rispetto del disciplinare al momento vigente.
Il poker cash si è svolto sia nella giornata di sabato che in quella di domenica, nella sala giochi della casinò alla presenza di un rappresentante De Vere E’ inoltre stato riferito che l’attività del poker cash in sala era assoggettata alle medesime condizioni di cui al contratto quadro.
La prima evidente osservazione è il richiamo alla premessa “G” del Contratto Quadro recante “Devere si impegna ad organizzare, con propria organizzazione, con proprio personale e a proprie spese presso la Sala Evolution, il poker sportivo in formato torneo, in tutte le sue possibili varianti e tipologie, con esclusione del poker cash o di altri giochi di azzardo che il disciplinare per la gestione della Casa da Gioco concede in esclusiva a CaVa, fermo restando che anche per i tornei la Direzione del Torneo e tutte le attività di casaa ed amministrative saranno gestite direttamente da CaVa in accordo con Devere”.
Premesso che la conduzione di qualsivoglia gioco d’azzardo è e deve essere esercitata in ossequio al disciplinare, direttamente dalla Casinò Spa, non si rinviene l’autorizzazione alla De Vere per poter svolgere attività nelle sale di nostra esclusiva competenza vantando peraltro l’applicazione del contratto che prevede il riconoscimento di un compenso alla citata società.
Sia in occasione del primo grande torneo che in quello dello scorso fine settimana, la gran parte dei giocatori di cash risultavano gli stessi già normalmente clienti del Casinò. L’attività di De Vere Concept Srl non si è rivelata migliorativa per la Casinò e addirittura la stessa società ha aperto i tavoli di cash direttamente nelle sale per avere più visibilità rispetto a quella, scarsa, della Sala Evolution.
Sfugge pertanto il ruolo della De Vere Concept Srl e soprattutto il disposto numero  63 del contratto quadro “Corrispettivo riconosciuto per i servizi resi da Devere per il reperimento della clientela del poker cash in Sala Evolution in occasione dei tornei di poker sportivo”.
 
La risposta di Di Matteo è chiarissima e spazza il campo da qualsiasi dubbio. Ma se i dubbi erano stati fugati già un mese fa, perché De Vere Concept srl deve essere messa ancora alla berlina dallo stesso ente? E perché?
Questa la risposta di Di Matteo e Silvestri: “Gentile dottoressa Magro, prendiamo atto della Sua del 16 luglio 2018 relativa all’oggetto. L’azienda si adeguerà alle indicazioni da Lei fornite, ma, in questa sede, intende ribadire come l’operato sia stato assolutamente conforme alle previsioni contrattuali, totalmente in linea con il Disciplinare che regola i rapporti tra la Regione e l’Azienda e mirato a favorire gli interessi della Società e, conseguentemente della Proprietà.
Nello specifico: alla lettera D delle premesse, punto 2, si conferma che il torneo di poker si è svolto nelle giornate 14 e 15 luglio esclusivamente in Sala Evolution.
Alla lettera G delle premesse si conferma che la società Devere non ha gestito il poker cash. La semplice presenza di personale di quella società in sala, laddove si svolge il gioco ‘azzardo, non comporta gestione, ma, essendo contrattualmente vincolati ad una suddivisione dei proventi derivanti dal poker cash, nulla impedisce loro di osservare che l’andamento del gioco rientri nelle modalità sottoscritte nel contratto.
Al capitolo 2, paragrafo 2.8, confermiamo che Devere ha gestito a proprie spese e con propria organizzazione questi come i precedenti tornei di poker esclusivamente in Sala Evolution e, analogamente alle altre occasioni, le attività di incasso dei ricavi ind enaro relativi alla gestione del poker all’interno della Sala Evolution e le attività di gestione della relativa cassa sono state svolte esclusivamente da CaVa.
Da ciò nessuna violazione contrattuale è intervenuta relativamente al punto G delle premesse del contrato quadro perché Devere ha gestito coerentemente all’accordo stipulato in materia di poker torneo e casinò ha gestito incassi, casse e poker cash tutto con proprio personale dipendente.
Il gioco d’azzardo, conformemente al Disciplinare, è stato esercitato dal personale della Casa da gioco e sotto la sua diretta responsabilità e gestione.
Questa attività in sala giochi è stata svolta, si ribadisce , direttamente da Casinò, e il compenso alla Devere è derivato, come da contratto quadro, solo alla rake del poker cash texas hold’em, in relazione alle percentuali contrattualmente stabilite.
La riapertura da tutti auspicata della Sala Evolution con continuità è stata legata alla realizzazione di tornei di poker, attraverso una società che, a differenza del passato, si è assunta tutti gli oneri, riconoscendo al casinò una percentuale del 20% sul ricavato delle manifestazioni, fatto questo assolutamente nuovo.
L’episodio in virtù del quale i tavoli di poker cash sono stati aperti in sala giochi è stato determinato da una mail inviata dall’AU che ha ritenuto per ragioni organizzative e operative di ospirare in via sperimentale e una tantum, i tavoli di poker cash al primo piano. L’esperimento, in linea con quanto da sempre auspicato dalla proprietà nella passata corrispondenza nella quale svolgeva osservazioni al contratto, lamentando lo scarso coinvolgimento della sala giochi e in accordo con la delegazione sindacale dei lavoratori, ha avuto esito positivo, sia in termini di incasso diretto che in termini di indotto.
Va sottolineato che, nell’indirizzamento di clientela ai tavoli di poker cash i tornei svolgono funzione di attrazione, laddove non solo il cliente nuovo, ma anche quello con scarse frequenze costituisce un’addizione importante per la Casa da Gioco. Come ogni nuova attività, anche questa, operativa da tre settimane, necessita di tempo per radicalizzarsi e produrre risultati che tutti auspichiamo. Con ciò ribadiamo che seguiremo le indicazioni date e il poker cash tornerà, in occasione dei tornei, in sala Evolution”.

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