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Gvc lancia 'Changing for the Bettor', campagna sul gioco sicuro con Harvard e Cambridge

23 gennaio 2019 - 17:10

Gvc, proprietario di bwin, Eurobet e Gioco Digitale e Ladbrokes Coral, lancia la campagna 'Changing for the Bettor' in favore del gioco sicuro.

Scritto da Ca

Gvc Holdings, gruppo multinazionale operante nel settore del gaming e delle scommesse sportive e proprietario di bwin, Eurobet e Gioco Digitale e Ladbrokes Coral, annuncia oggi il lancio di Changing for the Bettor, una campagna globale finalizzata a sostenere il gioco responsabile e promossa grazie a un nuovo ed esteso progetto di ricerca incentrato sul gioco problematico, sviluppato in collaborazione con il Dipartimento sulle Dipendenze del Cambridge Health Alliance, clinica universitaria dell’Harvard Medical School.


Il principio guida di Changing for the Bettor è quello di confermare ulteriormente GVC come l’operatore di gioco più affidabile e portatore di un’esperienza piacevole a livello globale.

La campagna si basa su sette pilastri, ciascuno dei quali include importanti progetti:
1) Comprendere il problema e delineare le soluzioni migliori - include l’annuncio odierno del multimilionario progetto di ricerca della durata di cinque anni, avviato in collaborazione con il dipartimento specializzato in dipendenze del Cambridge Health Alliance, clinica universitaria appartenente all’Harvard Medical School (maggiori dettagli qui di seguito).
2) Educare i principali stakeholder - con l’avvio (inizialmente in UK) di programmi educativi per i giovani in collaborazione con GamCare, organizzazione benefica britannica- uno tra i maggiori progetti di questo tipo in Regno Unito - oltre a una campagna di awareness rivolta alle scuole pubbliche organizzata con EPIC Risk Management.
3) Promuovere comportamenti responsabili - guidando l’intero settore in una negoziazione sul bando della pubblicità trasmessa in televisione durante gli eventi sportivi live in fascia protetta.
4) Fornire strumenti finalizzati a scelte consapevoli - attraverso il lancio dell’algoritmo “markers of harm”, sviluppato da Senet e rivolto a tutti i gli operatori del Regno Unito.
5) Finanziare cure per tutti coloro che ne hanno bisogno - raddoppiando le nostre donazioni
alla ricerca, educazione e cura del gioco problematico destinando il 2 per mille dei ricavi lordi (Gross Gaming Revenue).
6) Promuovere un approccio responsabile alla progettazione dei giochi - attraverso
l’elaborazione di un crescente numero di principi per la progettazione di prodotti più responsabili.
7) Guidare il cambiamento culturale all’interno del nostro business - assicurando che alla base di tutte le attività del Gruppo ci sia un approccio di gioco più sicuro.
L’investimento in una ricerca rigorosa sarà fondamentale per l’impegno di GVC nel comprendere meglio e ridurre lo sviluppo potenziale di comportamenti di gioco problematico. Di conseguenza, per i prossimi cinque anni il Gruppo investirà 5 milioni di dollari in una nuova partnership stretta con il dipartimento dell’Harvard Medical School specializzato nelle dipendenze. GVC fornirà al dipartimento di Harvard l’accesso a dati di giocatori, dopo un processo per renderli anonimi, all’interno della propria gamma di brand e prodotti di gioco e scommesse sportive.

 

La ricerca si svilupperà ad ampio raggio, e si focalizzerà, su alcuni ambiti – senza tuttavia limitarsi ad essi – fra i quali:
• Schemi per un comportamento etico nel gioco
• Marcatori comportamentali relativi a problemi di gioco tra giocatori online e relativi a specifiche
modalità di gioco e scommesse
• Analisi cross-product
• Analisi cross-brand
• Gli effetti dell’espansione dei giochi con vincita in denaro in mercati emergenti

 

Adottando questo approccio, i ricercatori valuteranno l’efficacia degli algoritmi usati da GVC e da altri operatori per rilevare comportamenti a rischio, misurare l’efficacia dell’azione dei messaggi preventivi e l’impatto degli strumenti di gioco responsabile messi a disposizione della clientela.
Commentando l’annuncio, Grainne Hurst, Director of Responsible Gaming di GVC, ha dichiarato: “La grande maggioranza dei nostri clienti gioca sulle nostre piattaforme in un ambiente sano e divertente; siamo tuttavia consapevoli che il gioco possa impattare negativamente sulle vite di alcuni giocatori. Ci impegniamo, quindi, nel guidare il settore nel ridurre i potenziali danni causati dal gioco problematico. È per questo motivo che oggi lanciamo Changing for the Bettor e abbiamo avviato la partnership con Dipartimento sulle Dipendenze di Harvard per aiutarci a capire meglio e contrastare le problematiche relative al gioco problematico.”

Mims Davies, deputato del Parlamento inglese, Ministro con delega ai settore giochi, ha dichiarato: “Gli operatori del gioco ricoprono un ruolo chiave nel tutelare le persone da eventuali danni e nell’identificare comportamenti potenzialmente rischiosi. La ricerca è essenziale per progredire in quest’area e la campagna ‘Changing for Bettor’ di GVC costituisce un importante contributo nel contrasto ai problemi legati al gioco. Siamo impegnati a proteggere i consumatori in tutto il paese e
stiamo lavorando con gli operatori del settore per assicurare che questa industria sia sana e
socialmente responsabile”.
Moreno Marasco, Amministratore Delegato di bwin Italia e Presidente di LOGiCO, ha così commentato: “Sono lieto che il Gruppo abbia avviato una nuova collaborazione con il Dipartimento sulle Dipendenze di Harvard. Occorre maggiore trasparenza in merito all’impegno dell’industria legale, in relazione al ruolo di presidio di legalità che rappresenta nel contrasto al gioco patologico ed illegale. bwin è da sempre molto attenta a proporre un’esperienza di gioco sicura e completamente divertente: promuoviamo continuamente l’adozione di comportamenti di gioco responsabile nella consapevolezza che si possa giocare divertendosi e in totale assenza di rischi. Il gioco online, inoltre, rappresenta la punta di diamante del gioco sicuro con meccanismi di tutela e protezione senza pari”.
Il Dr. Howard Shaffer, Professore Associato di Psichiatria e Scienze Comportamentali, all’Harvard Medical School e Direttore del Dipartimento sulle Dipendenze, ha aggiunto: “E’ solo attraverso l’adozione di un approccio basato su dati concreti che esaminino le abitudini di gioco che possiamo sviluppare al meglio strategie e strumenti che limitino i potenziali danni. La collaborazione con GVC, annunciata oggi, avrà un ruolo significativo nel favorire la nostra conoscenza del settore del gioco e di quello patologico e la accogliamo caldamente".

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