GGPoker cambia licenza: da Curacao all'Isola di Man dal 12 gennaio
GGPoker cambia framework normativo e passa da Curacao all'Isola di Man: quali le prospettive per la room terza al mondo per volumi di gioco.
GGPoker da Curacao all’Isola di Man. Ormai terza nel ranking internazionale nel traffico dot com dietro a PokerStars e Partypoker, la room dell’ambassador Daniel Negreanu, rimane comunque senza licenza italiana e in molti Paesi ma non si può ignorare un fenomeno in grande crescita e che, prima o poi, si troverà di fronte ad un bivio per alcune regolamentazioni. Il passo verso l’Isola di Man è importante vista la bontà del framework normativo della piccola porzione di terra del Regno Unito che ha visto proliferare e crescere un colosso come PokerStars.
I giocatori e il pubblico sono stati informati il 12 gennaio che GGPoker opererà d'ora in poi con la nuova licenza per l'Isola di Man. Le licenze a Curacao stanno subendo alcuni cambiamenti e questo probabilmente sarà stato un motivo per cui GGPoker ha cercato diverse opzioni per la licenza.
La Commissione di supervisione dell'Isola di Man è molto rispettata nel mondo del gioco d'azzardo online. Inoltre, le tasse sono più basse e questa giurisdizione è inclusa nella whitelist del Commonwealth, un punto a favore della room che rafforza le posizioni degli operatori nel Regno Unito. GGPoker diventerà quindi più affidabile e, secondo alcuni, questo aprirà la strada a ulteriori licenze in altri mercati. Quindi, avere la licenza qui avrà dei vantaggi per l'operatore.
Tuttavia, per quello che riguarda l’Italia, non si conoscono ancora piani per l’ingresso in un mercato che presenta molte incertezze, dalla liquidità nazionale fin troppo ristretta (senza gli effetti benefici dei lockdown i dati erano in crollo da anni) alle difficoltà del rinnovo delle licenze in scadenza e addirittura nell’assegnazione delle nuove. Per non parlare del Decreto Dignità che vieterebbe qualsiasi azione di marketing per entrare in un mercato piuttosto cristallizzato nella spartizione del mercato e in cui è molto difficile conquistare quote.