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eSports, poker e Las Vegas: alle Wsop i players giocavano con le sedie degli eGamers

25 luglio 2016 - 12:22

eSports, Wsop, poker, Las Vegas, tutto è sempre più collegato: le prove tangibili e le prospettive di un nuovo settore. 

Scritto da Cesare Antonini

L'industria degli eSports sempre più vicina al poker. Nonostante qualche problemino su Twitch dove però è stato il poker ad avvicinarsi a questo settore a caccia di maggiore utenza, sono continui i segnali di ulteriore contatto.
Nella morìa di sponsor extra settore alle Wsop di cui tra l'altro discutemmo sia con Simone Ricci, director of events and sponsorhip presso Caesar Entertainment ed Alexander Dreyfus, ceo di Mediarex e di Global Poker League, in pochi forse hanno fatto caso (di sicuro nel nostro Paese nessuno c'aveva ancora scritto) alle sedie speciali del feature table della Amazon Room delle Wsop.

Fu proprio lo stesso Ricci a farci notare questo particolare piuttosto significativo: "In effetti gli sponsor delle Wsop quest'anno sono stati quasi tutti di settore. Tuttavia al tv table c'è qualcosa che puo' essere considerato di extra settore e sono le speciali sedie per eGamers della famosissima azienda DXRacer. Sono il leader mondiale nella produzione di queste sedute speciali per i players di eSports come Hearstone e tutte le altre varianti. Ci hanno cercato proprio loro perché vedono nei giocatori di poker, specie quelli online ovviamente, un target perfetto per avvicinarsi a questo mondo e creare un collegamento interessante. Molti players sono anche eGamers e questa partnership si è resa necessaria per cercare di far incontrare ancora di più i due settori".
Settori che continuano a incrociarsi con grande frequenza.
E proprio un'analisi di Cdc Gaming Report vede come inevitabile hub per la convergenza tra questi nuovi settori proprio Las Vegas che ha già vissuto il boom di UFC oltre che del poker e, aggiungiamo noi, anche i Daily Fantasy Sports. Non dimentichiamo che, proprio le Wsop, nel 2015 erano tappezzate dal colosso dei Dfs, DraftKings.

Le linee di sviluppo per Las Vegas sono due: la Sin City puo' ospitare convention ma soprattutto partite dal vivo o online ma soprattutto scatenare le scommesse sportive sugli eSports. Questo secondo aspetto in America non è affatto secondario visto che il betting è vietato in buona parte del paese mentre nei casinò di Vegas, negli Sportsbook, si puo' ovviamente scommettere.
Come si stanno sviluppando questi due canali? Intanto ad aprile all'MGM Mandalay Bay di Las Vegas c'è stato il North America championship for League of Legends, un appuntamento da 27 milioni di players solo nel 2014. Mentre, qualche giorno ga, ci sono state le EVO, Evolution Championship Series con 15mila giocatori che hanno combattuto a Street Fighter V, Mortal Kombat X o Tekken 7.
L'idea è quella già di costruire un'area esclusiva in un casinò sulla Strip per far combattere migliaia di utenti a xBox, PlayStation o PC.
Più complesso il percorso sulle scommesse sportive dove la Gaming Commission deve ancora riflettere anche se, per i casinò e dietro la spinta degli stessi (anche a differenza dei Dfs), gli eSports sono visti come una buonissima opportunità.
Non possono non essere una buona occasione questi giochi del futuro per i Millenials.
Basta vedere velocemente i dati pubblicati da Newzoo, una società di ricerche di mercato che ha studiato il settore: pare che entro il 2019, come avevamo già scritto, il settore raggiungerà 1 miliardo di dollari di ricavi, entro il 2016 puo' raggiungere i 463 milioni. I bookmakers del Nevada hanno raccolto tutti insieme nel 2015 4,2 miliardi di dollari. Tanto per avere un dato veloce di raffronto.
E' questo il futuro? Se qualcuno non è ancora convinto alzi la mano.

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